Caso Solvay: i sindacati incontrano il sindaco di Alessandria
ALESSANDRIA – Si è tenuto questa mattina, a Palazzo Rosso, l’incontro fra l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e dall’assessore al Lavoro, Mattia Roggero, e Marco Ciani, Segretario Generale CISL Alessandria Asti, Roberto Marengo, Segretario Generale Femca CISL Alessandria Asti, unitamente a Gianni Di Gregorio di UIL e Alessandro Cassarà, RSU Solvay CISL, sulla questione relativa alla Solvay Specialty Polymers.
Le organizzazioni sindacali hanno voluto significare all’Amministrazione la delicata situazione dei lavoratori: “Intendiamo – ha dichiarato Roberto Marengo – segretario generale Femca Cisl per le province di Alessandria e Asti – sottolineare che la preoccupazione relativa agli aspetti occupazionali, non è affatto indipendente dal discorso sulla salute, quindi il problema è portare avanti la soluzione dei problemi ambientali, segnalando contestualmente che c’è una comunità che vuole che l’attività rimanga a Spinetta Marengo. Non è affatto secondaria poi la questione della mancanza di limiti alle emissioni di C6O4: è un’evidente carenza legislativa che va colmata al più presto. E’ necessario fare squadra con tutti gli attori sul territorio, a partire da Comune e Regione (con cui è programmato un incontro il 29 luglio prossimo), perché si ponga attenzione al nostro territorio coniugando le esigenze di ambiente e lavoro”.
“Il tempo è una variabile importante – ha aggiunto Marco Ciani, segretario generale CISL per le province di Alessandria e Asti -, il nostro timore è che nel rimpallo di responsabilità si rinviino decisioni urgenti. L’azienda ha manifestato l’intenzione di investire sul territorio, ma ha l’esigenza di un quadro normativo chiaro”.
Il sindaco ha messo in evidenza che “l’azienda ha manifestato l’intenzione di installare un depuratore ad osmosi inversa che abbatterebbe significativamente gran parte delle emissioni. Condivido il tema legato alla mancanza di limiti alle emissioni di C6O4 anche perché oggi questa carenza legislativa ha un peso fortissimo al momento di assumere decisioni che tengano in conto della salute dei cittadini e dei problemi legati all’occupazione”.
“Il messaggio che ci arriva dai lavoratori, ma anche dalla popolazione di Spinetta – ha dichiarato Gianni Di Gregorio di Uiltec Alessandria – è di fare le cose fatte bene, ma di farle. Nelle ultime settimane l’azienda per la prima volta ha manifestato preoccupazione soprattutto per questa situazione di incertezza: è fondamentale che si ponga l’accento anche sugli aspetti economici e occupazionali, ovviamente senza venir meno ai problemi legati alla sicurezza aziendale e alla salute pubblica, problemi che interessano ovviamente, in primis ai lavoratori”.
Alessandro Cassarà, rappresentante CISL della RSU aziendale ha sottolineato: “Nel rispetto di quanto verrà definito abbiamo bisogno che si ponga attenzione a questo sito, sia per gli aspetti ambientali che economici, siamo qui ad esprimere le nostre preoccupazioni e a caldeggiare l’unità di tutti gli enti e le istituzioni interessate affinché si arrivi al più presto a una soluzione soddisfacente”.
Il sindaco e l’assessore al Lavoro hanno poi sentito i rappresentanti dell’UGL, Armando Murella, segretario regionale, e Carmine Summa della RSU Solvay: “E’ una situazione – hanno dichiarato i sindacalisti – che interessa un territorio economicamente già provato duramente e in un momento così triste per il Paese, l’eventualità di aprire un fronte occupazionale che coinvolgerebbe oltre mille posti di lavoro è molto preoccupante. Tuttavia ci rendiamo conto che ola salute viene prima di tutto : L’azienda ha chiesto tempo per investire 15 – 20 milioni di euro per la sicurezza. E’ giusto che si metta in regola, ma siamo fiduciosi che si possano abbattere le emissioni e si trovino soluzioni soddisfacenti sia per la salute che per l’occupazione”.
“Da parte dell’Amministrazione – ha concluso il sindaco – non ci sono visioni preclusive nei confronti della Solvay, abbiamo semplicemente posto l’accento su una serie di interventi che vanno eseguiti, come il potenziamento della barriera idraulica e l’attivazione del nuovo impianto di depurazione. Il problema normativo, poi non è affatto secondario e va risolto in tempi brevi, proprio per dare certezza alle decisioni: il Governo nazionale deve assolutamente esprimersi, in tempi brevi, su questo punto”.