Bertram: Nunzi guiderà il Lab
Ablatico: "Profilo mai visto a Tortona". Il tecnico: "Qui programmazione e ambizione"
TORTONA – Bertram Derthona, con il suo BasketLab dedicato ai giovani, non lascia ma, al contrario, rilancia. A poche settimane dall’addio improvviso di Massimo Olivieri, il club bianconero, con il presidente del Derthona Basketball Lab Andrea Ablatico, piazza il colpo scegliendo Luciano Nunzi come nuovo responsabile tecnico del settore giovanile. Una scelta di livello per un tecnico giovane (55 anni), ma già con una lunghissima esperienza a livello junior, senior e di squadre nazionali.
«L’accordo raggiunto con Luciano Nunzi – spiega Ablatico – è significativo di come, di fronte alle difficoltà, il Derthona Basket tenda a fare sempre un passo avanti piuttosto che uno indietro. La carriera di Luciano è sotto gli occhi di tutti. È un profilo mai visto prima a Tortona nel ruolo e sono sicuro che il percorso segnato dai suoi predecessori verrà seguito e ampliato come tradizione di questi ultimi anni della nostra società».
In trenta anni di carriera, Nunzi, grande amico di coach Marco Ramondino, ha raccolto premi (anche la Palma di Bronzo al merito tecnico nel 2016) e promozioni (tra cui Anagni in Dna e Rieti in A2). Ultima esperienza in panchina in un club quella sfortunata della passata stagione all’Eurobasket Roma, con la quale è stato anche avversario del Derthona in campionato.
«A Tortona vedo programmazione e ambizione, organizzazione e passione, aspetti decisivi, quando assaporati, per fare una scelta. Avere la possibilità di lavorare con Marco Ramondino – spiega Nunzi -, con cui ho condiviso l’esperienza di Eurobasket Under 18 in Turchia nel 2014, è importante: la nostra amicizia si è consolidata negli anni quando ci siamo incontrati da avversari. La sua visione della pallacanestro ha reso più facile la mia scelta. Io sono un allenatore che crede molto nella correlazione stretta tra settore giovanile e prima squadra. Con i giovani occorre lavorare per tirare fuori il massimo delle potenzialità. La condivisione del progetto con lo staff è la base per la formazione dei ragazzi, il cui percorso tecnico deve svilupparsi di pari passo con quello umano. Cercherò di conoscere sempre meglio gli altri allenatori, per parlare lo stesso linguaggio tecnico al fine di interagire dalla prima squadra a tutti i gruppi del settore giovanile».