Tortona nel caos spazzatura
Bidoni pieni, utenti insoddisfatti e trasgressioni sempre più evidenti: la situazione migliorerà con l'anno nuovo?
TORTONA – La foto di apertura, come quelle a corredo dell’articolo, si riferiscono alla situazione prima della nevicata di lunedì 28: sacchi di spazzatura abbandonati ovunque, differenziazione dei rifiuti nulla e maleducazione generale – ci segnalano anche sacchetti abbandonati lungo i marciapiedi del centro città, dove la differenziata ‘porta a porta’ non è ancora partita – creano uno scenario francamente sconfortante che difficilmente sarà migliorato.
La polemica su quello che viene definito ‘abbandono del rifiuto’ e che era stato segnalato più volte dall’amministrazione comunale come un possibile problema con l’adozione di un servizio di raccolta differenziata ‘spinta’ si è rivelata fin troppo ottimistica: non è ancora partito il servizio in tutte le zone – principalmente per colpa della pandemia di coronavirus che ha rallentato i tempi costringendo a partire nell’inverno del 2020 anziché nella primavera come da programma – che già si vedono i cassonetti nelle zone ancora ‘franche’ traboccare di rifiuti provenienti verosimilmente dalle altre parti di Tortona. Ancora più grave poi la situazione lungo le strade che collegano fra di loro i centri cittadini dei paesi del tortonese con il centro zona: il numero di sacchetti abbandonati quando non lanciati in corsa dalle automobili sta aumentando esponenzialmente nonostante la lotta ai trasgressori si sia fatta molto più serrata con rilevazioni per mezzo di telecamere e multe salate.
Il piano di Gestione Ambiente – che in onestà ha fatto tutto il possibile per educare gli utenti fornendo materiale educativo a ogni livello fra opuscoli, post sui social, video dimostrativi e applicazioni per il cellulare – si è rivelato troppo ottimistico: posti di fronte al rischio di vedere le bollette aumentare a dismisura come accaduto nei comuni già passati al nuovo servizio – emblematico il caso di Sale, che ha avuto anche una notevole risonanza sui social – gli utenti hanno fatto la scelta più semplice ‘differendo’ in autonomia il momento di passare definitivamente alla differenziata ‘spinta’. Che sarebbe stato necessario un periodo di assestamento perché il servizio entrasse in pieno vigore, al netto di polemiche corrette come quella sulla sabbietta dei gatti o degli assorbenti igienici per le donne, era chiaro a tutti: difficile però accettare una situazione simile già dopo due sole settimane della partenza del servizio in zona Paghisano e Oasi.