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    Bertram,
    Marco Picchi è l'amministratore delegato del Derthona Basket
    Generic, Home, Sport
    Maurizio Neri  
    26 Gennaio 2021
    ore
    16:07 Logo Newsguard
    BASKET A2 - INTERVISTA

    Bertram, Picchi: “Orizzonte Gavio”

    L’amministratore del Derthona Basket parla del momento magico dei bianconeri. Patron, nuovo palazzetto e mercato

    TORTONA – Bertram campione d’inverno, qualificata alle finali di Coppa Italia. Prima in classifica e imbattuta torna in campo giovedì per il turno infrasettimanale. Momento magico dei Leoni e in zona San Guglielmo, nell’rea dove sorgerà il nuovo palazzetto, qualcosa si muove.

    Cittadella dello sport. A che punto siamo?
    “Da qualche settimana è stata recintata l’area del cantiere. Un gesto simbolico ma importante. Confesso che sono andata a vederla quella recinzione e come me molti tortonesi. Il palazzetto è un grande stimolo per noi e dovremo esserne all’altezza. Riconoscenti che la famiglia Gavio abbia pensato ad una casa così… dobbiamo essere ambiziosi, sempre. Beniamino ci dà un orizzonte che nessuno ci può dare. Entro il 15 febbraio la ditta appaltatrice porterà uomini e macchinari sul posto. Il futuro nostro passa da lì, come tante occasioni di sviluppo della città di Tortona”.

    Entro il 15 febbraio la ditta appaltatrice porterà uomini e macchinari sul posto. Il futuro nostro passa da lì. Ma da lì passeranno tante occasioni di sviluppo della città di Tortona

    Qual è questo orizzonte Gavio?
    “Il contributo che Beniamino Gavio sta dando a questa società va molto al di là del contributo economico e finanziario. Il suo contributo, che a me riempie il cuore, è quello della sua presenza nel quotidiano della vita del club. Beniamino segue le sedute di allenamento, parla con i giocatori, con lo staff e con gli altri dirigenti del nostro mondo. Questo è il valore aggiunto nel quotidiano. Beniamino vive la squadra ogni giorno, confrontandosi con noi su tutti gli aspetti anche organizzativi della nostra attività.  Questo è l’orizzonte che lui ci dà: lo percepiamo noi e lo percepisce la squadra. E questo  per noi fa la differenza”.

    Avete annunciato l’innesto di Francesco Carotti  come responsabile marketing e comunicazione.
    “Ritenevamo che mancasse nella nostra struttura una figura professionale di coordinamento nell’ambito della comunicazione e del marketing. Io e Ferencz (Bartocci, ndr) conoscevamo già Francesco da tempo. Quando è sparita la Virtus Roma e si è creata la possibilità di contattarlo non abbiamo esitato. E’ stato l’unico colloquio che abbiamo fatto. Siamo contenti di averlo con noi anche perché dalla prossima stagione Ferencz potrebbe essere molto più impegnato per il palazzetto, visto che sarà l’amministratore della società che avrà il compito di gestire l’impianto”.

    Passiamo al campo. Che peso ha essere campioni d’inverno?
    “Bisogna essere onesti. Undici vittorie di fila non vengono per caso. Siamo campioni d’inverno ma non è il valore in sé che conta ma altro. Ad esempio tornare alle finali di Coppa Italia, dalle quali mancavamo da due anni, era uno dei nostri obiettivi. Siamo contenti perché si tratta di una manifestazione importante che ci evoca ricordi importanti. Detto questo abbiamo la consapevolezza che i ragazzi stanno bene insieme. Anche nelle recenti difficoltà si sono compattati”.

    Il contributo che Beniamino Gavio sta dando a questa società va molto al di là del contributo economico e finanziario. Un impegno quotidiano che mi riempie il cuore

    Undici vittorie in fila, + 8 punti sulla seconda. Un passo da Serie A.
    “La Serie A la decideranno i playoff. Per ora il nostro è un passo di una squadra che vuole arrivare alla fine della regular season nei primi tre posti perché questo dà un vantaggio nei playoff. Era il nostro obiettivo dichiarato ad inizio stagione. Sembrava molto ambizioso, oggi appare concreto anche se servono diverse vittorie per centrarlo”.

    Quante vittorie mancano secondo te per essere certi dell’obiettivo primi tre posti?”
    Difficile fare i conti. Credo che con 18 vittorie si sia dentro. Per noi significa fare 7 vittorie delle rimanenti 16 partite… direi che siamo sulla buona strada”.

    Dopo la vostra sosta giovedì arriva la rivelazione Capo d’Orlando: preoccupato?
    “Difficile, in questa stagione particolare, capire se un week end di riposo sia un bene o un male. Sicuramente abbiamo di fronte un tour de force. Capo d’Orlando è, con Orzinuovi, la rivelazione del campionato. E’ uno scontro diretto con una squadra che ah un’identità precisa e a misura del suo allenatore. Sarà un  buonissimo test per noi”.

    Il campionato sta funzionando. All’inizio non era così scontato.
    “I  numeri dicono che, al netto di questo problema di Torino, che spero si sia risolto, la stagione sta procedendo con una certa regolarità. C’è stato qualche intoppo iniziale forse dovuto a poca chiarezza nei protocolli. Certo si deve fare sempre i conti con i tamponi. Ogni volta che li facciamo bisogna tenere le dita incrociate ed essere pronti a fronteggiare eventuali problemi. Per fare un esempio, Morgillo è guarito e Graziani invece è risultato ancora positivo. Ma stiamo tutti provando nelle attività della vita di tutti i giorni a convivere con queste difficoltà e dobbiamo farlo anche nella pallacanestro, sperando che al più presto si possa tornare alla normalità in campo e sugli spalti. Speriamo di riavere il pubblico sugli spalti nel finale di stagione”.

    Campioni d’inverno? Felici di tornare alle finali di Coppa Italia. La Serie A la decideranno i playoff. Per ora l’obiettivo è chiudere la regular season nei primi tre posti 

    Possibile a breve un ritorno in campo delle squadre giovanili?
    “Andrea Ablatico e i suoi collaboratori stanno lavorando con grande impegno. La nostra volontà è su questo. Collaboratori del nostro settore giovanile e allenatori si sono sottoposti ad un giro di tamponi  nell’ottica di riprendere gradualmente l’attività. Speriamo di poter riportare i ragazzi in campo. Sarebbe come rivedere la luce”.

    Circola questa ipotesi di blocco delle retrocessioni dall’A1 con conseguente riduzione di una sola promozione dalla A2. Quale è la posizione del Derthona Basket?

    “Noi in mezzo a mille difficoltà abbiamo allestito un roster competitivo grazie a proprietà e sponsor che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. E come noi questi sforzi li hanno fatti altri. Nessuno può togliere alle squadre di A2 che ci stanno provando il sogno della Serie A. Credo che come Lega Nazionale Pallacanestro occorra dare una risposta forte nel ribadire che le promozioni dall’A2 debbano restare due”.

    Mercato. E’ vero che volete prendere il lungo biellese Wojciechowski?
    “Ci associano ad alcuni giocatori, ma pensare al mercato, in questo momento, sarebbe un errore”.

     

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