Campagna vaccinale: in Piemonte le aziende produttive diventano hub
Sono più di mille le imprese che hanno fatto richiesta, il 60% ha già i requisiti necessari
ALESSANDRIA – Punto di svolta importante per quanto riguarda la campagna vaccinale, che in regione prosegue a ritmi sostenuti.
Dopo l’apertura delle iscrizioni ai residenti fuori Piemonte senza domicilio sanitario (a partire da giovedì, 27 maggio), arriva un’altra novità di assoluto rilievo: le aziende produttive diventeranno hub a tutti gli effetti.
Sono più di mille, in Piemonte, le aziende che hanno fatto richiesta di diventare punti vaccinali per i propri dipendenti e familiari; di queste il 60% (circa 700) ha le caratteristiche per poter essere attivato come hub.
Oggi partirà il corso di formazione che l’Istituto superiore di Sanità ha progettato per i sanitari che si occuperanno del percorso vaccinale negli hub delle aziende produttive, mentre nei giorni scorsi la Regione Piemonte ha chiesto alle aziende i riferimenti di coloro che accederanno alla piattaforma di Sirva light per il caricamento quotidiano dei dati sui vaccini effettuati.
La Regione ha inoltre fornito alle aziende produttive le procedure di trasporto in sicurezza dei vaccini, per garantirne la conservazione sia in fase di trasferimento presso l’hub vaccinale che per la successiva conservazione. Il Piemonte è pronto a partire subito da inizio giugno con le prime 10 imprese, non appena arriverà il via libera del generale Figliuolo.
“Esprimiamo profondo apprezzamento alle aziende per aver risposto così numerose e per essersi rese disponibili a vaccinare non solo i loro dipendenti – sottolineano il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo e le coordinatrici del progetto Carla Fasson e Paola Rossetto -. Il nostro tessuto produttivo ha compreso che questa azione aiuterà il Piemonte ad alleggerire la pressione sul sistema sanitario e sugli ospedali, restituendo loro al più presto lo spazio necessario per concentrarsi completamente sulla cura dei cittadini”.