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    Ramondino:
    Marco Ramondino, 39 anni, alla terza stagione alla Bertram
    Generic, Home, Sport
    Maurizio Neri  
    19 Giugno 2021
    ore
    14:18 Logo Newsguard
    BASKET A2 - LA FINALE

    Ramondino: ‘Gioco di squadra ed entusiasmo’

    Alle ore 20.45 (PalaAsti di Torino) palla a due della prima sfida che vale la A. Bertram pronta e al completo

    TORINO – Vigilia d’attesa prima della palla a due. Stasera (20.45 Pala Gianni Asti di Torino), la Bertram di coach Marco Ramondino sfida la Reale Mutua nella finale che vale la Serie A. La squadra bianconera ha raggiunto ieri sera Torino dove resterà fino a lunedì sera dopo la gara 2. Squadra al completo e pronta ad affrontare la serie. “Siamo pronti. E’ normale che dopo nove mesi e mezzo di lavoro ci siano acciacchi e stanchezza – spiega il tecnico – ma tutto gestibile. E’ stata una stagione molto dura e pesante. Ed è stato fondamentale che da parte di tutti ci fosse grande determinazione per portarla in fondo dopo la delusione della scorsa stagione interrotta. Credo che sia giusto sottolineare la mentalità e la dedizione che tutti hanno mostrato per navigare in uno scenario cosi complesso e interlocutorio”.

    Aveva parlato di adattamento come chiave per questa stagione Covid. E’ stato così?
    “Assolutamente. Ci siamo dovuti adattare a giocare senza pubblico, con le regole Covid, poi a giocare ogni tre giorni, ad inserire D’Ercole… I giocatori hanno vissuto la stagione in casa senza condividere lo spogliatoio, adattandosi a una nuova situazione fisica, cambiando stile di vita. E’ servito adattamento, sotto tutti i punti di vista, anche rispetto alla propria individualità all’interno della squadra. La chiave è stata la capacità di fare squadra dei ragazzi”.

    La normale routine di una stagione è stata sconvolta.
    “Sì, e devo dire che l’aspettativa per la prestazione non ha tenuto conto delle condizioni dentro una stagione non normale. Va fatto un grande plauso agli addetti ai lavori. Siamo riusciti, non parlo di noi ma in generale, a far sembrare normale una stagione così complessa”.

    A questo livello siamo al top del top. Pronostici? Non ci interessano. E tutto l’anno che ci prendiamo il ruolo di favoriti e altri si sono nascosti dietro di noi

    In carriera ha avuto gruppi di grande qualità: quello di Veroli, quelli del primo e ultimo anno di Casale, è questo. Cos’hanno in comune e quali differenze ci sono?
    “La premessa è che la diversità è una delle cose più belle quando si parla di essere umani. In un gruppo di successo deve esserci la volontà dei singoli di andare oltre se stessi per il bene della squadra. E questo è un tratto imprescindibile, oltre al talento e alla capacità nel gioco. Sono stato fortunato come allenatore perché ho sempre trovato disponibilità. Tutte le qualità che abbiamo descritto prima, questo gruppo le ha marcate. Sono riusciti ad essere gruppo, facendo queste cose, in una stagione particolare”.

    Sfida con Torino. Sarà una serie di adattamenti tattici  o conteranno di più le certezze consolidate?
    “Siamo al top del top a livello di squadre. Non c’è un solo aspetto determinante. Le due squadre hanno un’identità precisa, ma allo stesso tempo nella volontà di imporre le proprie qualità  non bisogna lasciare troppo spazio agli altri. Gli adattamenti saranno decisivi. E a volte si dovranno fare  per continuare ad imporre il proprio modo di essere. Dopo gara 1 la serie prenderà una direzione e si entrerà in quel tipo di gioco”.

    Annata durissima. L’aspettativa per la prestazione non ha tenuto conto delle condizioni di una stagione non normale. Per questo i giocatori vanno applauditi

    Quali aspetti potranno fare la differenza?
    “Energia, entusiasmo e gioco di squadra, come accaduto durante tutta la stagione, su entrambi i lati del campo”.

    Torino favorita, Tortona con meno pressione…. Gioco tattico o verità?
    “A queste cose non guardiamo. E tutto l’anno che ci prendiamo il ruolo di favoriti e molti altri si sono nascosti dietro di noi. Se vogliono passarci questo fardello facciano pure. Noi vogliamo cercare di fare sempre il massimo, alzando sempre l’asticella. Non ci vogliamo accontentare. La questione pressione non è un problema e anzi non ci interessa proprio”.

    Per il suo modo di vedere la pallacanestro, meglio affrontare una squadra organizzata oppure una che si affida al talento?
    “Non è questione di profilo di squadra. Quando una squadra arriva in finale significa che funziona. Se è una squadra di talento significa che quel talento lo sa utilizzare al meglio. Torino da due anni ha un equilibrio funzionale. Hanno conoscenza reciproca e automatismi ad un livello molto alto. E quindi il loro modo di giocare funziona ed è una certezza per loro”. 

    REALE MUTUA TORINO – BERTRAM TORTONA
    Dove: Pala Gianni Asti, Torino
    Quando: sabato 19 giugno, 20.45
    Arbitri: Gagliardi, Cappello, Bartolomeo
    In streaming: in diretta su LNP Pass (CLICCA PER VEDERE) 
    In tv: su MS Sport (digitale terrestre in chiaro) e MS Channel (satellite canale 814 piattaforma Sky e canale 54 piattaforma Tivusat)

     

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