Addio a Vittorio Ghisolfi
L'imprenditore tortonese, novantenne, si è spento questa mattina nella sua abitazione
TORTONA – La città è in lutto. L’imprenditore novantenne Vittorio Ghisolfi, cofondatore del gruppo ‘Mossi & Ghisolfi’ che ha sempre operato nel settore della produzione di materiali polimerici, è morto questa mattina nella sua abitazione; sposato con Anna, aveva avuto tre figli: Guido, scomparso nel 2015, Anna e Marco.
Nato il 19 novembre 1930 da una famiglia di emigranti, dopo un diploma scientifico conseguito a Torino e l’iscrizione al Politecnico di Milano nel 1953 a soli ventitré anni ebbe l’intuizione con il suocero Domenico di fondare proprio a Tortona la ‘Mossi e Ghisolfi’ che scalò rapidamente le vette del successo nella produzione di imballaggi plastici in Italia. Il logico passo successivo fu l’espansione all’estero con attività concentrate soprattutto in Brasile e negli Stati Uniti. Proprio in quest’ultima nazione la crisi causata dall’impianto in costruzione a Corpus Christi in Texas, con il vertiginoso aumento dei costi di costruzione dell’impianto che avrebbe dovuto essere uno dei più grandi al mondo hanno purtroppo portato quattro anni fa le autorità americane alla richiesta di concordato preventivo fino al fallimento del gruppo ratificato nel 2019 dal tribunale di Alessandria e alla vendita pezzo a pezzo della ‘Mossi e Ghisolfi’ ad altre società.
Nel lungo elenco di incarichi e onoreficenze Vittorio Ghisolfi è stato membro del Consiglio direttivo di Federchimica e della Giunta di Confindustria e per quattro anni presidente dell’Unione Industriale di Alessandria, presidente e poi consigliere del consorzio nazionale Riciclaggio Materie Plastiche, il Corepla, e consigliere della Banca d’Italia di Alessandria. Nel maggio 2006 fu nominato Cavaliere del Lavoro mentre nel undici anni dopo l’Università di Bologna gli assegnò la laurea magistrale honoris causa in Chimica industriale.