Carlo Enrico Grossi, una biografia per immagini
SERRAVALLE SCRIVIA — Carlo Enrico Grossi, medico, docente universitario, ricercatore e scienziato, in vita ha amato Serravalle Scrivia come pochi. La…
Lo ha deciso la giunta, su proposta dell'associazione Chieketè. È stato il più giovane professore universitario italiano
SERRAVALLE SCRIVIA — Serravalle Scrivia dedica una piazzetta a uno dei suoi figli più illustri, lo scienziato e professore universitario Carlo Enrico Grossi.
La giunta del sindaco Alberto Carbone ha deciso di intitolare al medico scomparso nel 2006 l’area di fronte all’oratorio dei Rossi, in via Berthoud. La scelta del luogo non è casuale: come spiega Riccardo Lera nel Dizionario biografico curato dall’associazione storico culturale Chieketè, la famiglia di Grossi era titolare di un panificio proprio lì vicino.
Carlo Enrico Grossi, una biografia per immagini
SERRAVALLE SCRIVIA — Carlo Enrico Grossi, medico, docente universitario, ricercatore e scienziato, in vita ha amato Serravalle Scrivia come pochi. La…
Carlo Enrico, classe 1937, è uno studente brillante. A soli 23 anni si laurea con lode in Medicina e a 27 è già docente universitario di Anatomia umana. In quel momento è il più giovane cattedratico del Paese. Ma l’Italia gli va stretta e nemmeno l’Europa riesce a stare dietro alle sue ricerche: insegna in Inghilterra e in Olanda, poi si trasferisce negli Stati Uniti, dove lavora in particolare su un nuovo virus, quello dell’Aids.
Nel frattempo si fa una famiglia: sposato con la biologa Maria Grazia Beccaria, dal matrimonio nascono Maurizia, attrice, diplomata presso la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, e Francesco, oggi primario di Oncologia a Milano. Alla fine, pur non amando molto il mondo universitario italiano, cede al richiamo degli affetti e torna in patria. Nel 1992 è nominato direttore dell’Istituto di Anatomia umana dell’Università di Genova ma nel 2006 un male incurabile lo ferma per sempre.
La proposta di intitolare un’area a Grossi è arrivata dall’associazione Chieketè: l’ok della giunta c’è, ora manca solo il nulla osta della prefettura che non dovrebbe tardare ad arrivare (la facoltà di Medicina di Genova gli ha già dedicato l’aula magna).
«Papà ci ha lasciato 15 anni fa – ricorda Maurizia in una toccante videobiografia – Adesso riposa accanto al nonno e alla nonna nel paese che amava, Serravalle. Sopravvivono il suo ricordo e le sue ricerche».