«Alessandria? Va molto bene. Ma in Piemonte salgono di poco i contagi»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
ALESSANDRIA – Bene la provincia, così così la regione. È il quadro, in estrema sintesi, delineato da Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «in Piemonte la discesa dei contagi si è quanto meno arrestata».
Se prendiamo in considerazione la consueta classifica dell’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, emerge che l’Italia resta al comando, a quota 30, poi Piemonte a 26, Alessandria a 25 e Lombardia a 18. «Le migliore provincia, per questo aggiornamento, è Biella, con 12, la peggiore invece rimane Asti, che si spinge fino a 48».
In termini di numeri assoluti, il Piemonte passa da 1097 a 1119 contagi settimanali, quindi 22 in più. «In percentuale è un aumento pari al 2% – osserva il professore – mentre martedì avevamo evidenziato un calo dell’8%. Il traino è rappresentato da Torino, che contribuisce con 44 casi in più, ma anche Cuneo, Asti e Novara mostrano un aumento. Le altre quattro province, con Alessandria in testa, si comportano bene, ma il fatto che abbiano segno ‘meno’ le realtà più popolose incide sul bilancio finale della nostra regione».
Le buone notizie riguardano gli asintomatici, che salgono dal 52% al 58%, avvicinandosi a quella soglia, intorno al 70%, che sarebbe necessaria per garantire un buon sequenziamento. Conseguenza naturale è il calo degli ‘extraprotocollo’, al 13%, un nuovo minimo storico, e anche il tasso di positività rimane a livelli molto bassi, intorno allo 0,6%».
A livello di pressione ospedaliera, le terapie intensive restano stabili a quota 20, con indice di saturazione pari al 3%, mentre i ricoveri ordinari appaiono in leggero aumento.
«Erano 161 e diventano 175 – spiega Bianchi – la risalita è sicuramente contenuta, perché parliamo di 14 unità, ma è una tendenza che va in ogni caso monitorata. Non ci sono problemi in relazione al tasso di occupazione, che come per le rianimazioni è al 3%. I decessi, invece, scendono da 12 a 9, con tasso di letalità pari allo 0,7%. Come avevamo sottolineato, l’aumento registrato nei giorni scorsi è stato un fatto accidentale, speriamo di confermare questa tendenza anche nel corso dei prossimi aggiornamenti».
La diminuzione delle vittime riguarda anche l’Alessandrino: venerdì scorso ne avevamo registrate quattro, oggi ci fermiamo a tre.
Solita chiusura dedicata all’approfondimento relativo alla provincia: i contagi settimanali passano da 135 a 103, 32 in meno, con una riduzione percentuale del 24% (ricordiamo che il Piemonte è in crescita di due punti).
«I casi medi al giorno rimangono 15 – conclude Bianchi – anzi per la precisione 14,7, che sarebbe il minimo storico di questa ‘ondatina’. I guariti, fisiologicamente, diminuiscono in presenza di pochi casi, ma sono comunque 105, un buon numero. I nuovi attualmente positivi scendono di 5 unità e sono in totale 318, con il capoluogo che ne registra 92 e Casale che arriva a 47».