Mercato, porte girevoli in A. Bertram conserva
Chiusi gli spostamenti in Lba, si "guarda" alla Russia. Cambiare o no? Due estremi: rivelazione Brescia, rivoluzione Varese.
TORTONA – La Bertram è la tra le “conservatrici”. La squadra di coach Marco Ramondino, in chiave mercato, non ha praticamente cambiato nulla. Come Brescia, intatta dall’inizio della stagione. Ma praticamente tutte le sedici squadre della A hanno operato sul mercato. Per sopperire ad infortuni oppure per assecondare cambi tecnici, spesso legati ad avvicendamenti in panchina. Lunedì si è chiusa la finestra che consentiva spostamenti di giocatori all’interno della Serie A (otto in totale, gli ultimi Leonardo Totè e Tyler Larson). Ma il mercato resta aperto, guardando soprattutto alla situazione Russa (Hackett dal Cska alla Virtus). E per gli innesti in chiave post season c’è tempo fino al secondo giorno precedente alla prima gara playoff.
La cultura del cambiamento
In Serie A la soluzione-mercato attira parecchio. L’idea è che si possa trovare nel mercato la soluzione ai propri problemi. Con tre macro aree: cambi per infortunio, per situazioni contingenti e per scelta tecnica. In generale i club hanno poca pazienza e un giocatore e alla seconda partita negativa è già a rischio taglio. Le società sembrano più attratte dalla novità, piuttosto che dall’impegno per far funzionare quello che si ha a disposizione. Vi è poi la rivoluzione che segue il cambio in panchina con i tecnici subentranti che cercano giocatori adatti alle proprie idee (vedi Pesaro, Varese e Fortitudo). Sono state oltre una cinquantina le operazioni portate a termine durante la stagione.
Non toccare ciò che funziona
Tortona non ha sostituito il giovane Mobio, che non aveva spazio e non si è ambientato, e ha firmato (in pratica solo come sparring degli allenamenti) il veterano Chris Mortellaro dopo il crack in Supercoppa del ginocchio di Riccardo Cattapan. L’impianto della squadra pensato in estate è rimasto lo stesso. Ufficialmente il presidente Marco Picchi ha detto che “la Bertram non è sul mercato”, ma non è da escludere in assoluto un’aggiunta in caso di playoff (l’anno scorso venne inserito Lorenzo D’Ercole).
L’esempio per i sostenitori del non toccare ciò che funziona è la Brescia di Alessandro Magro, rivelazione del campionato. La Germani terza forza della classifica è rimasta quella di agosto, superando anche una crisi si risultati iniziali. Anche se ora, si dice, che mediti un’aggiunta-garanzia in chiave playoff.
Tra le “conservatrici” anche Trento ha messo dentro nella pausa la guardia Dominique Johnson per reagire ad una crisi di gioco e risultati. Cambio sfortunato in casa Treviso con il nuovo arrivato Mikk Jurkatamm che si è infortunato gravemente dopo due sole partite. Reggio Emilia ha inserito lunedì Tyler Larson da Pesaro (con Attilio Caja già a Varese). Cremona ha messo dentro l’ala lituana Verners Kohs.
Infortuni, addii, insoddisfazioni
La lista delle squadre attive sul mercato è corposa. Partiamo da Trieste che ha cambiato i playmaker (fuori Corey Sanders dentro Corey Davis) e ha reagito alla perdita di Juan Fernandez (tornato in Argentina per motivi personali) ingaggiando Ty-Shon Alexander, liberato dalla Virtus.
Diversi cambi anche a Milano, che ha il doppio fronte campionato-Eurolega da gestire al meglio. L’Olimpia ha perso per lo stop doping Moraschini e inserito Baldasso. Sul mercato straniero Messina ha aggiunto Trey Kell e il lungo Ben Bentil per ovviare agli infortuni di Mitoglou e Shields.
Restyling del roster per la Virtus Bologna che all’inizio si è mossa per gli infortuni (out Udoh e Abass, dentro Sampson, Cordiner e Alexander e in queste ore invece, sfruttando il fuggi fuggi dalla Russia ha stretto per il ritorno di Daniel Hackett e l’arrivo del lungo Jordan Mickey.
Diversi cambi anche per Napoli che proprio in queste ore ha inserito il lungo Leonardo Totè. La squadra di Sacripanti ha dovuto far fronte all’addio improvviso di Josh Mayo e all’infortunio di Elgar. Sono stati aggiunti Jeremy Pargo, Luca Vitali, Reginald Linch (dato ora per partente).
Anche Brindisi ha avuto problemi di rendimento. Ai quali si è pensato di far fronte col mercato. Tagliati il playmaker Josh Perkins e Myles Carter, ingaggiato a gettone l’ex Casale Lucio Redivo (poi confermato). Sono stati inseriti nel roster di Vitucci Alessandro Gentile (transfugo da Varese) e l’ala Maxime De Zeeuw.
Venezia, alla ricerca della strada smarrita, ha rilasciato Vasilis Charalampopoulos (passato alla Fortitudo) e sostituito il playmaker Tarik Phillip con Jordan Theodore.
Rivoluzione. A Varese ha funzionato
Le squadre che hanno cambiato di più per scelta tecnica sono quelle che hanno cambiato allenatore (4 su 16 finora). I fans del cambio di allenatore citano il caso della Varese di Johan Roijakkers sostenere la bontà delle loro convinzioni. Dopo l’esonero del bravo Adriano Vertemati, il giovane olandese ha rivoluzionato tutto piazzando cinque vittorie nelle ultime sei partite. Rispetto al roster che ha iniziato la stagione via Trey Kell (a Milano), Alessandro Gentile (a Brindisi), Elijah Wilson, Jalen Jones e John Egbunu. Dentro l’ala estone Siim-Sander Vene, Justin Reyes e il playmaker Markus Keene.
Sassari dopo lo switch in panchina tra l’ex Derthona Demis Cavina e il decano dei tecnici di A Piero Bucchi, ha accelerato la rivoluzione della squadra. Cambio in regia con l’uscita di Anthony Clemmons e l’entrata di Gerald Robinson, inserimento sul perimetro della guardia croata Filip Kruslin e rilascio del lungo Giacomo Borra.
Anche Pesaro, dopo il cambio di guida tecnica tra Aza Petrovic e Luca Banchi, ha dato avvio ad una profonda rivoluzione della squadra che non è ancora terminata. Dopo la partenza del play Caio Pacheco è stato rilasciato in questi giorni anche Tyler Larson, che l’aveva sostituito (firma a Reggio Emilia). Fuori Henry Drell e dentro Doron Lamb, con Leonardo Demetrio che appare anche lui in uscita. Società sul mercato per un centro (Mareks Mejeris?) che possa sostituire l’ex Casale Gora Camara (a proposito, auguri!) fermato dai medici.
Esempio di rivoluzione che però non ha invertito l’andazzo è invece quella della Fortitudo che nel passaggio da Repesa e Martino ha cambiato tutto. Fuori per vari motivi Gudmundsson, Ashley, Baldasso (approdato a Milano), Malachi Richardson e in ultimo Totè passato nelle ultime ore della finestra di mercato a Napoli. Dentro Feldeine, Durham, Charalampopoulos, Borra e Frazier. Ma la classifica resta deficitaria.