Peste suina, intorno ad A7 e A26 prende forma la maxi recinzione
L'installazione parte dalle autostrade, più facili da gestire. Altrove la costruzione avrà grandi difficoltà esecutive
Dall'Ovadese risalirà a Novi Ligure e Tortona, per poi scendere verso la val Borbera, coinvolgendo 18 Comuni della provincia di Alessandria
ALESSANDRIA — È stato illustrato l’altro ieri a Palazzo Ghilini il progetto per realizzare la maxi recinzione intorno all’area infetta che, nelle intenzioni, dovrebbe contenere la diffusione della peste suina africana. Il presidente della Provincia Enrico Bussalino ha incontrato i sindaci coinvolti dall’opera, con cui si dovrebbe impedire ai cinghiali presenti nella “zona rossa” di portare altrove la malattia che non è trasmissibile all’uomo ma è letale per i suini, in particolare per quelli di allevamento.
La recinzione sarà lunga circa 230 chilometri e si svilupperà tra le province di Alessandria e di Genova. L’efficacia è dubbia, visto che la barriera incontrerà molte strade e aree abitate e dunque sarà ben lungi dall’essere “ermetica”. Questa comunque è la via scelta dal ministero della Salute su indicazione degli esperti della Commissione Europea, che nelle settimane scorse hanno effettuato diversi sopralluoghi.
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In Piemonte, la recinzione partirà da Molare e risalirà verso nord attraversando i territori di Cremolino, Trisobbio, Carpeneto e Predosa. Poi svolterà verso est, passando tra Fresonara e Basaluzzo, lambendo Novi Ligure. Si dirigerà verso Pozzolo Formigaro e Tortona (che non fanno parte dell’area infetta, ma della cosiddetta zona cuscinetto) e proseguirà verso la val Borbera, toccando prima Villalvernia, Cassano Spinola, Sardigliano e Stazzano, e poi Borghetto, Grondona, Roccaforte Ligure e Mongiardino Ligure.
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Da parte dei sindaci è stata data una disponibilità di massima al progetto, a patto di compensazioni per i territori coinvolti dalla recinzione e per quelli che vi saranno “racchiusi”. Venerdì in prefettura è previsto un vertice con la partecipazione del commissario per l’emergenza Angelo Ferrari, l’assessore regionale Marco Protopapa e gli altri componenti dell’unità di crisi, durante il quale Bussalino si farà portavoce delle istanze degli enti locali alessandrini.
Lo sviluppo della recinzione nell’alessandrino
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