Casa Coppi riapre. E rende omaggio alle strade verso il cielo
Domani, alle 11, nuovi allestimenti, premi, piastrelle e le 550 volte di Persegona sul Gavia
CASTELLANIA COPPI – “Ricominciamo insieme”: uno slogan, un auspicio, la forte volontà di ripartire nel segno del Campionissimo.
A Casa Coppi, che domani riapre e torna teatro di grandi eventi, il premio ‘Welcome Castellania’, riconoscimento internazionale che è uno degli eventi di una mattina ricca e, anche, il segno della volontà del Consorzio Terre di Fausto e del suo presidente, Massimo Merlano, di tornare alla normalità, impreziosita da premi, nuovi allestimenti, omaggi anche a chi ha intrecciato la sua vita e la sua storia con quella di Fausto e di Serse.
Dalle 11 una giornata per dire grazie: a Sylvan Adams, benefattore dello sport, a Riccardo Guasco, illustratore di fama mondiale, autore anche de “L’ultimo chilometro’, al giornalista Luca Gialanella di Gazzetta dello Sport.
Sul muro esterno della casa della famiglia Coppi saranno collocate nuove piastrelle: per i cantori di Coppi (Gialanella, Guasco e Mimma Caligaris), agli amici di casa Coppi don Mansueto e don Giuseppe, ai benefattori dello sport di casa nostra Flavio e Guido Repetto della Novi Elah Dufour, Riccardo Garrone, Stefano Pernigotti, Gino Mangini e Tarcisio Persegona, della Tre Colli, e all’interno della casa ci sarà uno spazio, illustrato, con le 550 volte in cui è salito sul Gavia.
Nuovo allestimento è “Le strade che portano al cielo“, con totem sulle grandi montagne che Coppi, in Italia e Francia, ha conquistato, vera star la Cuneo – Pinerolo. “A tutti i corridori e gli appassionati chiediamo di portare pietre di quelle montagne: abbiamo già ricevuto – spiega Merlano – quelle di Stelvio, Abetone, Barigazzo e Bocchetta” .
Fra le novità anche l’unica copia autentica della maglia iridata, della De Marchi, cucita dalla signora Elda, madre di Mauro, il titolare, che lavorò di notte e, per prudenza, oltre a quella indossata da Fausto sul traguardo di Lugano, nel 1953, ne cucì una seconda, identica, rimasta nel cassetto per quasi 70 anni e, ora, a Casa Coppi.
Fra i cimeli anche la Pierre Pavé, il trofeo riservato al vincitore della Parigi – Roubaix, che Francois Doulcier, presidente di “Les amis de Roubaix’, ha deciso di donare all’abitazione – museo dei Coppi e a giugno riceverà da Merlano un mattone a ricordo di questa unione nel segno del Campionissimo