Il Santo di oggi, 24 aprile, è San Fedele da Sigmaringen
Oggi, 24 aprile, la Chiesa celebra anche Santa Maria Eufrasia Pelletier
Il Santo di oggi, 24 aprile, è San Fedele da Sigmaringen ma viene anche celebrata Santa Maria Eufrasia Pelletier.
La vita di San Fedele da Sigmaringen
Sacerdote cappuccino e martire – Mark Reyd, il futuro fra’ Fedele, nasce a Sigmaringen (Germania). È il più valente dei figli e così il padre lo fa studiare. Nel 1604 un nobile gli affida alcuni rampolli da istruire, tra cui i propri figli, e con questi ragazzi Mark inventa una specie di scuola itinerante tra Italia, Spagna e Francia. Rientrerà in patria solo sei anni dopo per laurearsi in giurisprudenza e diventare l’avvocato di tutti coloro che non potevano pagarsene uno. A 34 anni stupisce tutti e chiede di essere ordinato sacerdote.
Primo martire dell’Ordine Cappuccino. Il 24 aprile 1622 fra’ Fedele accoglie l’invito dei calvinisti di andare a predicare a Séwis. Ma è una trappola a sua insaputa. Iniziano i tafferugli, ma lui continua, vuole portare a termine la sua predica. Quando esce dalla chiesa lo circondano una ventina di soldati armati e gli intimano di rinnegare quanto ha appena detto, ma lui rifiuta. Colpito al capo, viene finito con le spade, fa appena in tempo a perdonare i suoi assassini. Fedele fino alla morte, come voleva il suo nome.
Canonizzato nel 1746.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Santa Maria Eufrasia Pelletier
Fondatrice delle Suore del Buon Pastore – Rosa-Virginia (questo il suo vero nome) nasce a Noirmoutier (Francia) il 31 luglio 1796. Ottava e ultima figlia. A 11 anni fa la prima comunione e l’anno successivo frequenta la scuola delle Orsoline. A 16 anni entra nel convento di Tours della Congregazione di Nostra Signora della Carità e, appena maggiorenne, decide di fare parte della comunità. Dopo tre anni di postulato, veste l’abito bianco dell’Ordine (6 settembre 1815) con il nome di Eufrasia, che aveva scelto perché le era sembrato “il più umile e il più nascosto”.
La sua volontà indomabile, perseverante e straordinaria le permette di superare difficoltà inimmaginabili. Muore ad Angers (Francia) il 24 aprile 1868 dopo aver sopportato grandi sofferenze dovute al tumore che l’ha colpita. Le sue reliquie sono venerate ad Angers nella Cappella della Congregazione. Canonizzata nel 1940.