Tortona, due nuovi mammografi per la breast unit
Dono del Comitato per l'Ospedale e della Fondazione Cra: rivoluzioneranno la prevenzione al tumore al seno nel Tortonese
TORTONA – Nella giornata di oggi, lunedì 20, due nuove apparecchiature di ultima generazione sono state presentate e inaugurate presso la Breast Unit del Presidio Ospedaliero di Tortona. Le apparecchiature sono state acquisite da Asl AL grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e del Comitato “Tortona per Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita”.
Come ha illustrato nel corso della presentazione il dottor RobertoPastorino, direttore della Struttura di Radiologia, si tratta di un sistema per la microistologia della mammella acquisito tramite il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, denominato “Mammotome Revolve” e di un nuovo mammografo digitale acquistato dal Comitato “Tortona per Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita” e denominato “MAMMOMAT Revelation”, strumenti innovativi che consentiranno un significativo avanzamento nella qualità e nella quantità degli esami diagnostici effettuati dall’Ospedale di Tortona.
Mammotome Revolve è un sistema di ultima generazione che, sostituito al sistema attuale, consentirà di migliorare l’efficienza delle biopsie alla mammella grazie alle sue avanzate caratteristiche tecnologiche. I campioni, infatti, verranno raccolti automaticamente (e non più manualmente) in un sistema di gestione dei campioni che permetterà al tessuto di non essere manipolato, riducendo drasticamente la durata di ogni singola biopsia e massimizzando la qualità del prelievo. Questo garantirà un maggior comfort per le pazienti e una diagnosi più accurata e rapida. Il nuovo strumento è dotato di alcuni miglioramenti che permetteranno agli operatori di effettuare un prelievo di successo anche in condizioni tecnicamente difficili, come ad esempio mammelle di piccole dimensioni, lesioni superficiali, sanguinamenti importanti. Il grande vantaggio che questo nuovo sistema garantirà è che le pazienti che hanno necessità di un prelievo bioptico potranno ricevere una diagnosi con una metodologia mini-invasiva senza la necessità di andare in sala operatoria.
Il nuovo mammografo Mammomat Revelation è dotato di una tecnologia digitale di ultima generazione che assicura eccellente qualità di immagine e dose radiante più bassa possibile per preservare la salute delle pazienti. È dotato di modulo per l’acquisizione in tomosintesi (la visualizzazione 3D) del seno con un angolo di acquisizione di 50°, la più ampia sul mercato, una caratteristica che rende la nuova apparecchiatura la migliore tecnologia attualmente disponibile in campo mammografico in termini di affidabilità diagnostica. L’ampiezza dell’angolo di acquisizione dell’immagine è infatti una caratteristica determinante nella diagnostica dei tumori al seno, dal momento che è stato dimostrato in uno dei più grandi studi condotti in tutto il mondo con più di 15.000 pazienti in screening, che la tomosintesi con angolo di scansione a 50° fornisce un aumento della detection rate del cancro invasivo del 41,5%. Inoltre, per ovviare al fastidio che molte donne riportano a causa di possibile dolore durante lo svolgimento dell’esame, l’apparecchiatura è dotata di una tecnologia OPCOMP/OPDOSE grazie alla quale è possibile ridurre la forza di compressione del 50%, rendendo più tollerabile la raccolta dell’immagine. Infine, un’ulteriore tecnologia di cui il nuovo mammografo è dotato consente di effettuare esami a basse dose di radiazioni con una riduzione di dose massima fino al 30%.
“I recenti dati resi noti nei giorni scorsi sul ritardo nella prevenzione dei tumori causato dalla pandemia di Covid-19 su tutto il territorio nazionale – ha affermato il notaio Luciano Mariano, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – sono veramente preoccupanti e rendono urgente l’attivazione di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia come il Mammotome Revolve che abbiamo finanziato nell’ottica di migliorare la qualità della vita delle donne che si sottopongono agli screening salvavita. È un “progetto proprio” della Fondazione nell’ambito del settore “Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” che si affianca, tra le altre, a iniziative quali “Prendiamoci di petto” promossa da AIDM (Associazione Donne Medico) per estendere la prevenzione anche alle donne che rientrano in una fascia di età non contemplata dal Servizio Sanitario Nazionale. Ci auguriamo che questo nuovo sistema possa agevolare sensibilmente il lavoro degli operatori e migliorare l’esperienza delle pazienti, oltre che velocizzare le procedure permettendo di accorciare le liste d’attesa”.
“Questi investimenti vanno nella direzione di potenziare gli strumenti e la tecnologia in dotazione al nostro Ospedale – ha dichiarato il sindaco Federico Chiodi che è anche coordinatore del Comitato Tortona per Ospedale – consentendo in particolare di confermare la qualità del servizio garantito dalla nostra Breast Unit che da anni rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e non solo. Voglio quindi ringraziare la Fondazione CR Alessandria per l’attenzione dimostrata anche in questo caso, verso le esigenze dei cittadini e, ancora una volta, tutti i tortonesi che con le loro donazioni al Comitato Tortona per Ospedale hanno permesso due anni fa di salvaguardare la vita di medici, sanitari e pazienti del nostro Ospedale e oggi, al di fuori dell’emergenza pandemica, di riconvertire la struttura in un’ottica di sempre maggiore avanguardia tecnologica, al servizio della nostra comunità”.
Il programma di “Prevenzione Serena” dell’ASL AL si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l’esecuzione gratuita di una mammografia ogni due anni. In questa fascia di età si concentra, infatti, la maggior parte delle donne affette dalla malattia e secondo gli esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, la partecipazione allo screening può ridurre la mortalità del 40%. In caso di necessità di approfondimento diagnostico, gli esami vengono eseguiti nei centri di riferimento, come la Breast Unit dove tra le indagini sono previsti anche il prelievo citologico e quello microistologico.