Il dramma di Sale: perquisizioni e sequestri per scoprire cos’è successo a Norma
Occhi puntati sul mondo agricolo. Intanto sarà un consulente ad analizzare i resti
SALE – Il mistero dei resti trovati sulla Opel bruciata: sono ore importanti queste per arrivare alla verità. Una verità e una giustizia chieste da Victor, il figlio di Norma Megardi, e dalla sua famiglia. La donna, che ha 75 anni e abita a Sale, è scomparsa da lunedì pomeriggio, giorno in cui è uscita di casa e non è più rientrata. Lo stesso giorno in cui, poco dopo le 19, la Opel è stata trovata avvolta dalle fiamme con all’interno, nella parte posteriore, dei resti umani.
Più passano i giorni e più si affievolisce la speranza dei famigliari di Norma. Anche se sarà un consulente nominato dalla Procura ad eseguire gli accertamenti per stabilire a chi appartenessero quelle ossa.
Se è vero che si indaga a 360 gradi, è altrettanto verosimile che gli inquirenti si stiano concentrando su alcuni aspetti in particolare: la lente è puntata sul settore agricolo, e più specificatamente sulle proprietà di terreni e dei suoi affittuari.
La famiglia di Norma è proprietaria di appezzamenti che venivano dati in lavorazioni ad altri agricoltori. Che cos’è successo in questi ultimi tempi? Ci sono state tensioni con qualcuno? La donna aveva ricevuto minacce?
Ci sarebbe stata qualche situazione – al momento ancora al vaglio – riferita al mancato pagamento degli affitti.
In questi tre giorni gli investigatori hanno effettuato sopralluoghi e perquisizioni a Sale e sequestrato materiale che viene passato al setaccio. E che sembrerebbe importante per ricostruire cosa è accaduto a Norma.