«Contagi: ora il ritmo di crescita accelera. Ma non in provincia»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Contagi in crescita, ritmo di accelerazione notevole, ma ospedali senza criticità nonostante un leggero aumento dei ricoveri ordinari. L’Alessandrino, che insieme al Torinese ha la variazione percentuale più bassa, fa eccezione e si comporta a livello generale piuttosto bene.
A sottolinearlo è Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «la tendenza è chiara e ben delineata, i nuovi casi sono in deciso aumento, con dati sorprendenti per quanto riguarda gli under 18. L’inizio delle scuole ha inciso ed era prevedibile, ma non mi aspettavo una crescita del 74% nel giro di un paio di settimane».
Per quanto riguarda la consueta classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi settimanali, il Piemonte completa il sorpasso al comando. «Ora la Regione – conferma Bianchi – è a quota 255, con una crescita del 34%. Soltanto settimana scorsa eravamo all’8% in meno e questo è un dato eloquente. Al secondo posto c’è Alessandria, 247, ma ‘solo’ 18% in più, mentre Lombardia e Italia sono molto vicine, rispettivamente a 215 e 214. La migliore provincia del Piemonte è Torino, 229, la peggiore Biella con 338».
In materia di numeri assoluti, il Piemonte sfonda il tetto dei 10mila contagi settimanali, per la precisione 10910. «Sono 2735 in più rispetto agli 8175 di venerdì scorso, con una media di 1559 casi al giorno. Percentuali? Torino scende al 47%, Cuneo è stabile al 15%, Alessandria ben più staccata, e in calo, al 9%».
Sul fronte del tasso di positività assistiamo a un incremento, dal 10,8% al 12,4%, a fronte di un aumento dei tamponi giornalieri, che erano 10800 e che sono 12600.
Capitolo ospedali: i ricoveri ordinari salgono di 18 unità, da 227 a 245, con tasso di occupazione sempre bassissimo, al 3,6.
«Le terapie intensive scendono da 7 a 6, ma come sottolineato tante volte siamo stabili di fatto da quasi due mesi e l’indice di saturazione, all’1%, è minimo».
Il tasso di letalità, al netto dei 5 decessi settimanali, è allo 0,06%.
Infine il consueto spaccato della situazione alessandrina, dove i contagi salgono, ma a un ritmo più lento di quanto succede altrove.
«Passiamo da 858 a 1012 contagi settimanali – conclude il docente – con un incremento di 154 nuovi episodi e una media di 145 casi al giorno. Andiamo benino, ma serve sempre prudenza».