Il settore delle costruzioni continua a crescere, almeno nel numero delle aziende e professionisti iscritti alla Camera di Commercio. L’onda lunga dei bonus si fa ancora sentire e le ristrutturazioni – non solo facciate – sono un filone economico che non vede crisi. Nel periodo luglio-settembre 2022 andamenti hanno fatto registrare un +0,48%, seguite dagli altri servizi (+0,41%). La tenuta del settore turistico è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle “attività di alloggio e ristorazione” che si concretizza in un tasso di crescita del +0,28%. L’industria in senso stretto segna un +0,10%, mentre appaiono in flessione sia le aziende del settore del commercio (-0,11%, ma comunque è resta uno dei comparti più rappresentati, con il 22,3 per cento sul totale), sia quelle appartenenti al comparto agricolo (-0,24%).
Cresce Alessandria
La provincia di Alessandria – che in proporzione raccoglie il 9,6% di tutte le imprese piemontesi – dopo Novara, è quella che ha avuto un trend più che positivo nell’ultimo trimestre, +0,22%.
Nel compresso, però, il tasso natalità-mortalità non è buono perché peggiore del 2021. “Il clima di incertezza, i costi delle materie prime sta bloccando la ripresa”, commenta il presidente delle Camere di Commercio piemontesi, Gian Paolo Coscia.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2022 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 428.234 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali. Il 56,2% sono ditte individuali, il 20,4% società di capitali. Le società di persone sono 21,2%.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,15%, più basso rispetto a quanto registrato nel III trimestre del 2021 (+0,33%) e debolmente inferiore al risultato medio nazionale del trimestre in esame (+0,22%).