Caldo e siccità, l'agricoltura soffre
L'analisi di Confagricoltura. Non tutto è negativo. Ora investire, anche grazie al Pnrr
I bacini artificiali sono pieni solo per un terzo, quelli sotterranei stanno “sprofondando” sempre più in basso
Nemmeno a ottobre si inverte la tendenza di questo 2022 abnormemente caldo e siccitoso. Secondo l’ultimo rapporto dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, le piogge cadute in Piemonte a ottobre sono state circa 63 millimetri, che rappresentano un deficit negativo pari al circa il 40 per cento rispetto alla media.
Il basso alessandrino – novese e ovadese in particolare – è fra le zone messe peggio, insieme alla parte sud della provincia di Asti. A ottobre le anomalie percentuali negative più significative si sono osservate infatti sul settore meridionale della regione e si sono attestate tra l’80 e il 90 per cento. Al caldo esagerato, insomma, ha fatto il paio anche una siccità che dura ormai da mesi e che le rare piogge non hanno scalfito. Tutta la provincia di Alessandria è in condizioni di siccità estrema.
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E infatti la precipitazione totale registrata da inizio anno sul bacino piemontese è ancora ben al di sotto della media degli ultimi trent’anni, con uno scarto totale negativo a fine ottobre pari al 43 per cento. I 468 millimetri registrati finora rappresentano la pioggia che normalmente si osservava nel bacino a fine giugno. In pratica è come se per quattro mesi consecutivi non avesse piovuto.
Solamente la combinazione di un novembre eccezionale con un dicembre altrettanto estremo potrebbe sanare il deficit d’acqua fin qui accumulato nel corso del 2022. Ma a quel punto bisognerebbe fare i conti con i danni dell’ennesima alluvione…
Non c’è solo la scarsità d’acqua ma anche e soprattutto temperature da record, visto che ottobre 2022 è risultato il mese di ottobre più caldo dal 1958, anno di partenza della disponibilità dei dati di temperatura da parte di Arpa Piemonte. Lo scostamento dalla media climatica del periodo 1991-2020 è stato addirittura di circa 3,6°C, tanto che ottobre 2022 è nettamente al primo posto nella classifica storica; quest’ultimo mese ha fatto registrare infatti una temperatura media di circa 13,9°C, distanziando di circa 1°C ottobre 2001 e 1,5° ottobre 2017. A Sezzadio il 3 ottobre la temperatura più alta rilevata in regione durante il mese: 27,8°C.
Ovviamente caldo e mancanza di pioggia hanno avuto (e hanno tuttora) conseguenze sulle riserve idriche. Per i bacini artificiali infatti la capacità di invaso, alla data del 31 ottobre, risulta pari a 118 milioni di metri cubi, corrispondente al 30 per cento del valore massimo teorico complessivo.
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Anche i bacini sotterranei sono ben al di sotto del normale riempimento. Tutti i pozzi di controllo del grande bacino idrico che si trova sotto la superficie della pianura alessandrina indicano un aumento della soggiacenza, cioè della distanza tra il terreno e l’acqua di falda. È come se stesse “sprofondando”. In realtà, c’è semplicemente molta meno acqua. Al pozzo di controllo di Bosco Marengo, l’acqua di solito a ottobre si trovava a 16 metri sotto la superficie, adesso è a 23 metri. Un dato così negativo non era mai stato registrato. E purtroppo è un record che continua a ripetersi, visto che tutto il 2022 è stato caratterizzato da una diminuzione delle riserve idriche.