Lotta all'Aids: il Drop In e la campagna nei locali
A dicembre un focus sulla prevenzione della malattia specie tra i giovani
Giovedì 1 dicembre, invece, giornata di screening anonimi in via Santa Caterina da Siena 36
Anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, il Cobs (Coordinamento Operatori Bassa Soglia Piemonte) è promotore della campagna “Chi si ama mi segua”, ideata dal Drop In di Biella nel 2014 e portata successivamente avanti a livello regionale da Drop In di Alessandria, Drop In Asti, Drop In “Amedeo di Savoia” Torino, Drop In “Pacini” Torino, Drop In “Punto Fermo” Collegno, Collettivo Chemical Sisters, Associazione ItaNpud, Associazione Lgbt+ “Il Groviglio”, Collettivo “NienteDaFareABiella”.
Nel nostro territorio il Drop In di Alessandria insieme al Dipartimento Dipendenze dell’Asl Al ha organizzato per giovedì 1° dicembre, dalle 10 alle 13 in via Santa Caterina da Siena 36, una giornata di screening con test rapidi Hiv, anonimi e gratuiti, offerti dall’Associazione AnlAids e accompagnati da una consulenza medica.
Lotta all'Aids: il Drop In e la campagna nei locali
A dicembre un focus sulla prevenzione della malattia specie tra i giovani
Nella serata di sabato 3 Dicembre, inoltre, l’equipe di riduzione del danno del Drop In di Alessandria insieme agli artisti di strada “AltoVolume” saranno presenti con show di intrattenimento, kit per il sesso sicuro e flyer informativi sul tema Aids/Hiv nei locali alessandrini che hanno aderito alla campagna: Hop: mangiare di birra, L’Irishpub, Andando e stando, Caffè degli artisti, Punto G, Caffè della Sina, Ortozero, Inn Alè Caffè, Ai due storti, La cantina dei sapori e Di Noi Tre.
Le iniziative e la campagna potranno essere sostenute anche sui social, sia sulla pagina Instagram “ChiSiAmaMiSegua” che sulla pagina Facebook del Drop In Alessandria.
Dal 1988 la data del 1° dicembre è dedicata alla lotta contro l’AIDS. Dalla fine degli anni ottanta la ricerca ha fatto enormi passi avanti consentendo di individuare nuovi farmaci dotati di potente attività antiretrovirale, ciò nonostante bisogna tenere presente che le attuali strategie terapeutiche non consentono la guarigione dall’infezione, ma permettono di tenerla sotto controllo. Attraverso l’uso del trattamento antiretrovirale, oggi un soggetto HIV positivo ha un’aspettativa di vita analoga a quella di un soggetto non infetto. Il COA (Centro Operativo AIDS) pubblica annualmente un fascicolo dedicato all’aggiornamento dei flussi di sorveglianza di HIV e AIDS; nel 2020 sono state effettuate 1303 nuove diagnosi di infezione da HIV con un’incidenza più elevata nella fascia di età dai 25-29 anni e 352 nuovi casi di AIDS di cui l’80 % aveva scoperto di essere positivo nei 6 mesi precedenti.