L’Università del Piemonte Orientale inaugura il XXV anno accademico
La cerimonia si è svolta questa mattina al Teatro Civico
VERCELLI – Questa mattina l’Università del Piemonte Orientale, al Teatro Civico di Vercelli, ha inaugurato l’anno accademico 2022/2023, il XXV dalla sua fondazione.
L’evento ha coinvolto oltre 750 persone e ha visto la partecipazione del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, collegata in diretta da remoto.
La cerimonia è stata aperta dalla relazione del Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, professor Gian Carlo Avanzi: “L’Ateneo in questi anni è cresciuto molto e il suo sviluppo deve essere sempre più sostenibile. Quello della sostenibilità, anche per il mondo accademico, è un concetto che ha superato i confini legati agli aspetti ecologici per guadagnare una valenza globale, che oltre alla dimensione ambientale avvolge anche quella economica e quella sociale. Da questa consapevolezza, devono derivare comportamenti e strategie di sviluppo che l’Upo deve perseguire in collaborazione con le istituzioni locali, nazionali e sovranazionali, e con il proprio territorio di riferimento. Nessuno può sottrarsi, neppure le università, dove la sostenibilità è tema di didattica e di ricerca”.
L’Ateneo è stabilmente ai vertici delle classifiche nazionali per qualità della ricerca prodotta grazie a tutti i suoi Dipartimenti e ai tre valutati come eccellenti dal MUR (Medica traslazionale, Scienze della salute e Studi umanistici).
Numeri importanti
Non solo: dal 2019 infatti, gli studenti iscritti sono costantemente aumentati, registrando un +12,10% su base triennale e stabilizzandosi sopra quota 16.000 unità. A questo si aggiunge un alto grado di soddisfazione della componente studentesca frutto di un’offerta formativa che ha saputo migliorarsi e modificarsi, stando al passo con i tempi come confermato anche dalla rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione, dottoressa Camilla Sofia Biroli che ha aggiunto: “L’università è per noi il punto di partenza: è una declinazione di casa. La nostra casa, cioè la nostra Università, è nodo di connessione di idee, di ricerca, di studio, di passato e di futuro. La comunità universitaria oltre a insegnarci a chiederci ‘perché’, deve essere la risposta, deve offrire risposte capaci di soddisfare le nostre esigenti domande”.
“Per continuare su questa linea di sviluppo virtuoso – ha concluso il Rettore – è necessario un maggiore sforzo anche da parte del Ministero, a cui chiedo, per quanto possibile, di poter modificare i criteri di ripartizione dei finanziamenti, favorendo anche atenei giovani e relativamente piccoli, come l’Università del Piemonte Orientale, spesso svantaggiati da limiti di spesa che non ne consentono uno sviluppo armonico e costante”.
Parole e riflessioni ben accolte dal Ministro Bernini, che ha aggiunto: “Come Ministero stiamo lavorando intensamente per valorizzare il rapporto di coesione tra gli atenei e i territori di riferimento. L’Upo è un Ateneo di tipo orizzontale, fortemente legato alle dinamiche di sviluppo locali e attore chiave del cambiamento sociale, che grazie ai partenariati di ricerca e alla partecipazione negli ecosistemi supportati dal Pnrr può beneficiare in maniera considerevole dei processi di innovazione che riguardano le università e la pubblica amministrazione”.
“Dialogo costante”
Il Ministro Bernini ha anche sottolineato l’importanza dei dottorati innovativi “che al momento non hanno ottenuto il successo sperato, e va promossa in ogni ambito la collaborazione virtuosa tra ricerca, università e imprese. All’interno del panorama accademico va, infine, promossa l’interdisciplinarità dei corsi di studio in un costante dialogo tra materie scientifiche e umanistiche, per rispondere alle esigenze del mondo delle professioni e per dare ai laureati un orizzonte più ampio a beneficio dell’intera società”.
La cerimonia è proseguita con l’intervento della direttrice generale, Loredana Segreto, che ha sottolineato il ruolo chiave dell’Upo come ascensore sociale, considerando che il 76% dei laureati proviene da famiglie dove il titolo universitario entra per la primissima volta.
La prolusione (Università, ricerca e sistema produttivo nella transizione energetico-ambientale, per lo sviluppo sostenibile e nuove opportunità di lavoro), totalmente incentrata sui temi della sostenibilità, è stata tenuta dal professor Franco Cotana, ordinario di Fisica Tecnica Industriale all’Università di Perugia e attuale Direttore del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse.
I premiati
In riferimento all’anno accademico 2020/2021, sono stati diciannove i migliori laureati premiati. Tra questi, anche alcuni studenti della nostra provincia:
Oltre ai migliori laureati dell’anno accademico 2020-21 sono stati conferiti i titoli di professore emerito a Emanuele Albano, Gianenrico Paganini e Giovanni Battista Appendino, e il titolo di professore onorario a Raffella Tabacco.
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