La ‘linea sottile’ per aiutare i giovani
Un incontro al teatro civico per parlare di disagio e devianza negli adolescenti
TORTONA – Si è svolta ieri mattina, in un teatro gremito da più di 300 partecipanti tra studenti degli istituti scolastici del Tortonese, personale del Cisa di Tortona e degli altri enti gestori della provincia di Alessandria oltre alle varie autorità locali ed associazioni, l’incontro dal titolo “La linea sottile” dove si è parlato di disagio e devianza minorile e delle possibili attività di prevenzione e contrasto).
Il dibattito è stato aperto dal procuratore capo dei Minori Emma Avezzú che ha illustrato ai presenti l’organizzazione del suo ufficio, i reati in cui i minori incorrono molto spesso e le relative responsabilità nonché il fenomeno delle gang giovanili, fornendo un valido supporto al fine di prevenire qualsivoglia fattispecie criminosa ed il supporto svolto dalla Procura dei Minori. A seguire Federico Chiodi, sindaco di Tortona che in veste di educatore ha illustrato il valore della scuola, della formazione giovanile e quello che le istituzioni locali, in sinergia tra loro, posso svolgere per il supporto e sostegno ai bisogni dei giovani. Maria Teresa Zambosco, direttrice del Cisa ha invece illustrato la rappresentazione del servizio sociale come risorsa, soffermandosi sugli interventi indirizzati ai giovani e alle loro famiglie, rilevando le sfumature emotive legate a questa delicata fase di età.
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L’occasione è stata propizia per lanciare il PrinS (Pronto intervento sociale), il nuovo servizio erogato dal Cisa che prevede una reperibilità 24h su 24h, sette giorni su sette, tramite l’attivazione di una centrale operativa che prevede il coordinamento tra servizi sociali e forze di polizia nel caso in cui venga individuato un disagio sia di minori, adulti e anziani affinché possano essere valutate le specifiche situazioni per poi essere prese in carico dagli enti competenti. I lavori sono stati conclusi dal capitano Domenico Lavigna che dopo aver posto l’accento sulle paure, i sentimenti e le angosce che i giovani stanno affrontando spesso da soli, si è soffermato sul concetto di disagio e devianza minorile nonché sugli interventi preventivi svolti dall’arma dei Carabinieri per prevenire tali situazioni attraverso gli incontri nelle scuole o con le istituzioni nell’ambito del progetto “La cultura della legalità“. Gli studenti, apparsi molto interessati all’evento hanno partecipato attivamente ponendo delle domande pertinenti e facendo emergere le loro emozioni.
E’ stata un’altra occasione per sottolineare e ribadire come la sinergia tra le istituzioni sul territorio rappresenti un valore aggiunto per migliorare l’intervento ed il servizio nei confronti del cittadino e in questo caso nei confronti delle giovani generazioni, che dopo un lungo periodo di tempo “sospeso” devono recuperare il ruolo di protagonisti del futuro.