L’allarme di Cia: “Prezzo del grano in caduta libera”
In provincia di Alessandria la situazione è molto complicata. "Costi sempre più impattanti"
ALESSANDRIA – I prezzi del frumento tenero sono in caduta libera nell’Alessandrino e si rischiano gravi conseguenze. Se ne è parlato questa mattina, martedì 6, in una conferenza stampa in Camera di Commercio, con Cia Alessandria e Cia Piemonte impegnate a fare il punto di una situazione sempre più preoccupante.
“Da quando è stato aperto il corridoio del grano – sottolinea Fabio Castelli, direttore di Settevie – in Italia il prodotto estero ha invaso sia i porti che i magazzini interni, facendo crollare il prezzo del grano tenero nazionale. Gli agricoltori del territorio pagheranno le conseguenze più evidenti, perché al di sotto di una certa soglia non è più economicamente vantaggioso produrre. E in queste condizioni si rischia una crisi disastrosa”.
“La situazione è oggettivamente molto complicata – aggiunge Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte – e noi dobbiamo essere in prima linea a sostegno dei nostri associati. Il calo del prezzo è vertiginoso, le prospettive sono allarmanti e i costi impattano sempre maggiormente. Soluzioni? Poche, purtroppo, ma dobbiamo valorizzare la qualità del nostro grano”.
Per Davide Sartirana, cerealicoltore e presidente di zona Cia Alessandria, “guerra e speculazioni stanno creando un mercato fluttuante, con importanti arrivi di merce in Italia, che stanno falsificando il reale andamento del mercato interno”.
Negli ultimi otto mesi, il prezzo rilevato in Camera di Commercio di Alessandria e Asti (Borsa Merci) è passato da 350 euro/tonnellata a 240 euro/tonnellata. E la tendenza è all’ulteriore ribasso.