Blocco Euro 5: Regione, confronto aperto col Governo
"Tanti parlano e strumentalizzano politicamente questa situazione"
Cirio: "In questi due anni rottamati 704 autobus inquinanti. E la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente"
TORINO – Blocco diesel Euro 5 in Piemonte: ha preso il via ufficialmente il confronto tra il governo e la Regione. Obiettivo, individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti. Scongiurando lo stop a partire dal 15 settembre.
È un confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e delle Politiche europee e le strutture tecniche della Regione Piemonte e dell’Arpa.
L’obiettivo è valutare l’aggiornamento del piano della qualità dell’aria. Come? Con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5. Alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni. E grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.
“Ci sono possibilità”
“Come è noto, la Regione sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – Però il governo italiano, nel Consiglio dei ministri di lunedì, ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo. E di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l’impatto effettivo delle misure alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si tratta di un passaggio di estrema importanza. Perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e di valorizzare tutte le misure messe in campo dal 2021 ad oggi. Che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste“.
Quali? “In questi due anni sono stati rottamati 704 autobus inquinanti. E la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente grazie agli interventi del bonus 110 per cento. Il lavoro è in corso. L’obiettivo del governo è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles. Tutelando l’ambiente e la salute dei piemontesi. E scongiurando il blocco dei diesel Euro 5. Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa”.
«Tanti parlano – conclude il presidente – e strumentalizzano politicamente questa situazione. Che invece va affrontata con serietà e rigore. Noi siamo al lavoro in silenzio da settimane. E apprezziamo la sensibilità del governo e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto. Che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione».
Nuovi incontri
Nel pomeriggio gli assessori alle Attività produttive, Andrea Tronzano, e al Commercio, Vittoria Poggio, hanno avuto una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Questi, per fare il punto sugli incentivi già in campo per la rottamazione dei veicoli. E per raccogliere suggerimenti sul potenziamento di questi strumenti. In modo che possano rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini.
La Regione Piemonte ha previsto una serie di misure già in campo per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Nei mesi scorsi ha attivato un bando per la sostituzione dei veicoli commerciali che ha ancora una dotazione di 5 milioni di euro. Per i quali saranno rivisti i criteri di accesso. Altri 10 milioni sono disponibili già ora sul Fondo artigiani per l’acquisto di automezzi. Con una dotazione che può crescere fino a 25 milioni.
“Abbiamo aperto un tavolo col Governo che ringraziamo per la sensibilità dimostrata. Avviando un dialogo in un momento difficile – evidenziano Tronzano e Poggio – Imprese e famiglie devono poter svolgere le proprie attività. Per questo stiamo lavorando su alcune misure. Anche ascoltando i consigli delle associazioni di categoria, con le quali abbiamo avviato un confronto costruttivo. L’obiettivo è di individuare soluzioni che, oltre a superare il blocco dei diesel Euro 5, possano essere risolutive anche e soprattutto nel lungo periodo”.