Trattativa chiusa dopo qualche settimana di contatti. Con lui anche il ds Marco Tagliafico e alcuni giocatori
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Arquatese, Gigi Russo è pronto: “Non vedo l’ora di iniziare”
La punta, in uscita dalla Vale Mado, ritrova mister Roberto Adamo
ARQUATA SCRIVIA – Gigi Russo è il nuovo attaccante dell’Arquatese. La notizia, nell’aria oramai da qualche giorno, ha anche il supporto dell’ufficialità e la punta – in uscita dalla Valenzana Mado – debutterà già domenica con la nuova maglia.
Facciamo un passo indietro: come mai si è conclusa prematuramente la sua esperienza a Valenza?
Semplicemente non è scoccata la scintilla, evidentemente io e la società avevamo piani che non coincidevano.
In che senso?
Nonostante i 38 anni mi considero ancora un giocatore importante, in grado di dare qualcosa. In precampionato, nelle amichevoli e in coppa non ho avvertito questa sensazione. Quindi ho manifestato la volontà di provare una nuova esperienza.
Almeno altre due squadre (Albese? Castellazzo?) si erano interessate a lei. Perché ha scelto proprio Arquata?
Essere contattato da società importanti è sempre motivo d’orgoglio e ringrazio per l’interessamento, ma ho voluto fortemente l’Arquatese fin dal primo momento. Tornare a lavorare con persone che conosco e con le quali mi sono trovato bene ha fatto la differenza.
Quindi la presenza di Roberto Adamo in panchina ha inciso molto…
Con Robi ho un rapporto speciale, lo sanno tutti. Ma è bello riabbracciare anche tanti compagni della Luese Cristo, c’è grande affiatamento.
Il campionato dell’Arquatese non è cominciato nel migliore dei modi. Domenica sarà già pronto a dare una mano?
Si, non vedo l’ora di scendere in campo e di cominciare a tutti gli effetti questa nuova avventura. Contro il Cenisia, al debutto, è arrivata una sconfitta fastidiosa: non ho visto la gara, ma all’inizio può capitare. Meglio adesso, che nella fase cruciale della stagione.
All’età di 38 anni, quante motivazioni ha ancora Gigi Russo?
Tantissime e voglio dimostrarlo concretamente, come del resto sono stato sempre abituato a fare. La passione è la molla di tutto e io ne ho ancora da vendere. So di non essere più un ragazzino, ma so anche che il momento di ‘dire basta’ resta lontano.