«Trino e Casalese verranno riconosciuti come discarica nucleare d’Italia»
Legambiente del Vercellese e Valsesia - Gruppo di Trino e il Comitato di Vigilanza sul Nucleare durissimi nei confronti del sindaco Pane e della proposta "Westinghouse"
TRINO – Legambiente del Vercellese e Valsesia – Gruppo di Trino e il Comitato di Vigilanza sul Nucleare intervengono sui temi del deposito unico, in luce dell’ipotesi del deposito temporaneo cosiddetto “Westinghouse”.
Westinghouse: le ragioni del No di Legambiente e Comitato
Utilizzo dell’area radiologica come deposito temporaneo di rifiuti ad alta attività, è questa la proposta che Westinghouse ha presentato nel corso di una recente audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Di fatto si propone di mettere nell’edificio di contenimento, ancora da svuotare, della ex centrale nucleare di Trino, 8 cask che dovrebbero contenere tutti i rifiuti radioattivi ad alta attività, sia quelli nazionali, sia quelli italiani oggi all’estero.
Per Trino ci mancava solo più questa iniziativa! Ma, Westinghouse, nonostante tutto il male che possiamo pensare della sua idea, e ne pensiamo veramente tanto, fa il proprio mestiere, vende tecnologia; sono le continue esternazioni del sindaco di Trino che, sulla scorta dell’erroneo assunto “là dove c’è il problema, c’è la soluzione”, abbagliato dalle compensazioni economiche, si è lanciato più e più volte nel proporre Trino come territorio di atterraggio per il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi. Westinghouse prendendo atto di ciò e della proposta di legge leghista, in merito alle autocandidature dei territori inidonei esclusi dalla CNAPI prima e dalla CNAI poi, si è limitata a fare uno più uno: se Pane è disponibile a tenersi tutti i rifiuti radioattivi (attuali e futuri) a bassa e media attività d’Italia, vuoi che non sia disponibile a prendersi – già ora – anche quelli ad alta attività presenti sul suolo nazionale più quelli che torneranno dal riprocessamento in Francia ed in Gran Bretagna?
«Aree inidonee e non autorizzabili»
La cinica proposta di Westinghouse non fa una grinza (si fa per dire!), quello che stona – lo ribadiamo – è l’atteggiamento del sindaco di Trino. In entrambi i casi, sia per il Deposito definitivo Nazionale che per il Deposito Temporaneo “Westinghouse” della Enrico Fermi, non ci stancheremo mai di dirlo, si tratta di aree inidonee e non autorizzabili, a meno che la brutta politica (nazionale e locale) non abbia già stabilito che Trino, il basso vercellese ed il Monferrato casalese, siano territori definitivamente sacrificabili sull’altare del nucleare pregresso e a favore delle ambizioni politiche e partitiche di Daniele Pane.
Il “Premio Attila”
Sindaco, lei è convito che per questa sua disponibilità avrà la medaglia d’oro come “salvatore della patria nucleare”, ma, le piaccia o meno, per colpa sua, Trino, il basso vercellese ed il Monferrato casalese, verranno riconosciuti come la “discarica nucleare d’Italia”, con tutto quello che ciò comporterà per noi, per i nostri figli, per le nostre case, per le nostre aziende, per le nostre colture, per le nostre vite, sotto tutti i punti di vista, ambientale, economico, turistico, sanitario, e, visti i tempi che corrono, anche di sicurezza militare/terroristica. Complimenti davvero signor Pane! Per quanto ci riguarda il suo assunto va totalmente riscritto: “là dove c’è il problema nucleare, per volontà di uno solo (per interessi che solo lui conosce), lì rimarrà per sempre, anzi si accrescerà, senza soluzione alcuna di continuità”.
La Rete Ambientalista anni fa istituii il “Premio Attila“, per tutti coloro che con le loro azioni confliggessero con l’ambiente, la salute, la pace ecc. ecc.; ecco, se la proposta di Westinghouse e la sua passeranno, lei, sindaco, per noi, sarà il vincitore morale di tale premio; noi l’abbiamo già candidata per quest’anno. Speriamo di non dover mai organizzare la serata d’onore per il conferimento di questo triste attestato, significherebbe che la sconfitta totale di questo territorio si sarà perpetrata.