Novi, animali maltrattati al maneggio: denunciati i proprietari
NOVI LIGURE — Sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tre asini, due pony e un cavallo in…
NOVI LIGURE — Un inaspettato regalo di Natale: Gertrude, il cane che si credeva morto investito a Novi Ligure pochi minuti dopo essere stato affidato alla famiglia che l’aveva adottato, è vivo e ora si trova al sicuro.
Gertrude è stata recuperata dalle guardie zoofile Enpa, dopo la segnalazione di una donna che aveva notato l’animale vagare. Quando la volontaria Cristina Daglio è arrivata sul posto l’ha subito riconosciuta. Era il cane di cui tutti stavano parlando nelle ultime 48 ore, dando per scontata la sua morte.
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Ma cosa è successo? Gertrude, 5 mesi, era partita dal Sud – precisamente da Capriati a Volturno in provincia di Caserta – con la “staffetta” di un’associazione. Dopo un viaggio di diverse ore, a Tortona era stata consegnata ai nuovi proprietari, una coppia novese.
Arrivati a Novi, nella zona di via Ovada, i nuovi padroni hanno fatto scendere il cane dall’auto per fargli fare i suoi bisogni. Non è confermata invece la voce secondo cui la coppia voleva andare al centro commerciale Bennet e per questo l’ha fatto scendere. In quel frangente Gertrude, probabilmente stressata dal lungo viaggio e terrorizzata perché si trovava in un ambiente sconosciuto, ha reagito mordendo chi la teneva.
Non avendo il guinzaglio, per il cane è stato facile fuggire. Sono iniziate le ricerche, ma poco dopo è stato individuato un cane investito nei pressi dell’Ilva. Del povero animale rimaneva ben poco, schiacciato da qualche mezzo pesante. Per la somiglianza, si è pensato che si trattasse proprio di Gertrude. Invece la cagnolina era ancora viva e vegeta, ed è stata ritrovata il giorno dopo.
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Lieto fine dunque, ma alcune considerazioni rimangono. «L’adozione di un cane è un momento complesso, sia per le persone sia per l’animale», spiega l’addestratrice Daniela Pellegrino, del centro cinofilo Dog Secrets di Fresonara. «È consigliabile adottare il cane da un canile della zona. In questo modo c’è la possibilità di incontrarlo diverse volte prima di portarlo a casa, di portarlo un po’ a spasso, insomma di conoscerlo meglio». Una possibilità che con le “staffette” in arrivo dal Sud ovviamente non c’è.
Fondamentale poi usare un po’ di buon senso: è normale che un cane appena arrivato dopo un lungo viaggio, che si trovi in luoghi e con persone sconosciute, possa reagire con la fuga. Per prima cosa dunque va portato in un posto sicuro. «I neo proprietari possono inoltre rivolgersi a un professionista per sapere come comportarsi con il loro cane appena adottato. Si eviterebbero tanti problemi», conclude Pellegrino.