Bertram: verticalità a canestro. Alla scoperta di Ismael Kamagate
Domenica è stato avversario dei Leoni, lunedì sì è unito ai nuovi compagni. Ora è pronto al debutto contro Venezia
TORTONA – Domenica Ismael Kamagate ha visto la sua nuova squadra lottare e perdere contro Milano dalla panchina dell’EA7 Armani. Già sapeva di doversi mettere in macchina il giorno seguente per raggiungere la Cittadella dello Sport per unirsi ai nuovi compagni. A volte sono queste le particolari traiettorie del mercato e della vita dei giocatori professionisti.
Compleanno in palestra
Ismael Kamagate è nato in Francia da una famiglia di origini ivoriane. “Ha iniziato tardi a giocare, a 12 anni – racconta chi lo ha seguito e scautizzato – ma imparato in fretta, si è sempre allenato come un matto per colmare il gap con gli altri. E’ un ragazzo serio e umile che ascolta e lavora, ed è più maturo della sua età perché è stato fin da piccolo responsabilizzato”. In estate è arrivato a Milano un mese prima del ritiro per farsi trovare pronto. Kamagate è nato nel 2001 a Parigi e proprio a Tortona, con i compagni, ha festeggiato in settimana il suo 23esimo compleanno.
Giocare sopra il ferro
Nelle relazioni di chi lo ha seguito si legge: “Gioca sopra il ferro, ha stazza ma corre bene il campo. In difesa è un intimidatore, in attacco rolla bene e schiaccia”. In Europa, dicono, che non ci siamo molti prospetti come lui. Non a caso nel Draft Nba 2022 è stato scelto al primo giro con il numero 46 da Detroit ed ha giocato le due ultime summer league con Denver. Dopo aver giocato nella Pro A francese e giocato in Eurocup, si è trasferito in estate all’Olimpia Milano (contratto al 2025) con cui ha debuttato in Serie A e in Eurolega. Da Milano è in prestito fino al termine della stagione. Tempo per inserirsi nel sistema di Tortona non è ha avuto molto, ma il campionato e gli impegni spingono e già domenica contro Venezia Kamagate dovrà vedersela con un brutto cliente come il centro oro-granata Mfiundu Kabengele. Nell’idea di coach De Raffaele, Kamagate porterà in dote alla squadra verticalità e atleticità vicino a canestro, offrendo anche soluzioni di finalizzazione in attacco ai playmaker.
