Bus urbani, da febbraio 30’ in più e ticket giornaliero
I biglietti per le linee urbani validi per 90 minuti, e arriva anche quello giornaliero. Spi Cgil: "Bene, ma servono altre modifiche. E via Nizza..."
ACQUI TERME – L’appello era giunto dalle tre sigle sindacali dei pensionati acquesi a seguito dell’attivazione lo scorso giugno della nuova doppia linea bus urbana.
«Un biglietto da 60 minuti a 1,70 euro non è abbastanza, chiediamo di estenderne quantomeno la validità, e magari di introdurre un ticket giornaliero», era stato l’appello di Bruno Brignone, segretario cittadino di Spi Cgil. Dopo alcuni mesi di confronto con gli uffici tecnici di Bus Company il Comune ha esaudito (almeno in parte) tali richieste. Dal 1° febbraio, infatti, il biglietto acquistato sarà utilizzabile sulle due linee “rossa”e “blu” per i 90 minuti successivi – sempre a 1,70 euro – e ci sarà la possibilità di acquistare a 4 euro un ticket valido per l’intera giornata.
“Faremo valutazioni”
«Accogliamo con piacere le modifiche adottate dal Comune e da Bus Company, ma per una valutazione più completa preferiamo attendere l’esito dell’incontro che entro un paio di settimane avremo con l’assessore ai Trasporti Soumya Sellam», osserva Brignone. Le nuove misure sono state introdotte per soddisfare le necessità delle fasce più anziane, «che per svolgere le proprie commissioni hanno bisogno di tempi più dilatati».
Secondo i sindacati, tuttavia, per un servizio più funzionale in particolare per anziani e disabili occorrerebbero altri ritocchi: «Abbiamo chiesto, ad esempio, che il tragitto urbano dei bus passi anche da via Nizza, una strada densamente abitata e tra l’altro favorevole per l’inversione dei mezzi grazie alla presenza di alcuni piazzali. Inoltre riteniamo prioritario che dal percorso estivo non vengano eliminate zona Bagni e via Romita, aree logisticamente importanti per vari motivi».
Il Comune, intanto, ha messo a bilancio altri 19mila euro per la sovvenzione del servizio fino al prossimo giugno: «A ogni modo – dichiara l’assessore Sellam – posso assicurare che dopo tale data non ci sarà alcuna sospensione. Dobbiamo fare, però alcune valutazioni in accordo con Bus Company per ottimizzare costi e benefici, per capire quali fermate possano essere preferite ad altre magari meno richieste».
L’amministrazione comunale è in possesso di alcune rilevazioni effettuate da Bus Company tra settembre e ottobre, «ma che riteniamo non ancora sufficienti per poter delineare un quadro esaustivo della situazione. Molto probabilmente – aggiunge Soumya Sellam – faremo anche un sondaggio in cui chiederemo direttamente il parere dei cittadini».
Ok la ‘rossa’, meno la ‘blu’
Pur con una modesta quantità di dati a disposizione emerge già qualche indicazione significativa: la linea rossa, che comprende la fermata dell’ospedale, è la più utilizzata, «mentre sulla blu c’è qualche criticità in più», osserva l’assessore Sellam. L’impressione è che proprio su quest’ultimo percorso potrebbero essere sostituite alcune fermate con altre più strategiche.
Tra i punti cari ai sindacati dei pensionati anche il collegamento con le frazioni cittadine – «ma ci hanno detto che i costi sarebbero troppo elevati, almeno per il momento» – e un abbonamento ridotto per le famiglie più numerose, «o comunque per coloro che sono in comprovate difficoltà economiche, conclude Bruno Brignone. «Vedremo quello che si potrà fare. Siamo comunque piacevolmente colpiti dalla disponibilità dimostrata dalla stessa Bus Company nel prendere atto delle necessità degli acquesi».