“L’eco della parola” si presenta al Teatro Civico
Cultura, Società
Marco Gotta  
17 Aprile 2024
ore
17:37 Logo Newsguard
Il festival

“L’eco della parola” si presenta al Teatro Civico

Una tre giorni di incontri, laboratori, spettacoli e concerti che nel fine settimana del 3-5 maggio accenderà le luci dei riflettori su Tortona

TORTONA – Questa mattina nello spazio del Ridotto del Teatro Civico locale “L’eco della parola” ha presentato il programma della tre giorni di incontri, laboratori, spettacoli e concerti che nel fine settimana del 3-5 maggio accenderà le luci dei riflettori su Tortona. La città si animerà per tre giornate dedicate alla parola nella cornice eccellente del teatro neoclassico, costruito su progetto dell’ingegnere tortonese Pietro Pernigotti e decorato con fregi pittorici e stucchi, messo a disposizione dal sindaco Federico Chiodi e dall’amministrazione comunale, molto attenta alla cultura e ai suoi cittadini.

Eco della Parola

Il sindaco Chiodi parla con alcuni degli studenti coinvolti nel Festival

Le parole non sono contenitori vuoti

La prima edizione del Festival “l’eco della parola”, ideato da Paola Massucco, insegnante e copywriter per la società ‘Yarol.Parole per comunicare’, in collaborazione con il Comune di Tortona e con il circolo del Cinema Adelio Ferrero di Alessandria, ha lo scopo di portare l’attenzione sul potere e l’eco delle parole che non sono contenitori vuoti, ma veicolano significati capaci di incidere sul vissuto e sull’agire dell’uomo, ora incantandolo ed innalzandolo, ora chiudendolo in un abisso senza fine, ora suscitando in lui quella meraviglia che si prova davanti a ciò che non si sa spiegare. Ma l’uomo coglie la sfida e cerca di farlo.

Diffondere l’amore per la parola

Il Festival, con la sua sigla composta ad hoc dal musicista Enrico Pesce, diventerà un appuntamento annuale riconoscibile e imprescindibile “per diffondere con più forza l’amore per la parola a livello nazionale – spiega Paola Massucco – e creare una rete di sostegno a chi lavora a più livelli in quest’ambito”. Oggi più che mai, l’uomo ha bisogno di parole che, facendosi strada nella complessità della vita, nel rumore assordante del presente, nella solitudine dell’essere-nel-mondo, aprano orizzonti di senso e di significato e descrivano e spieghino una realtà che appare sempre più frammentata e disgregata. Ecco perché è importante, anche pedagogicamente, affrontare il tema della parola che provi a esplorare il mondo.

Scarica qui il programma completo del Festival ‘L’eco della parola’

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