"Pfas, il nuovo amianto che inquina la nostra terra": stasera l'incontro
ALESSANDRIA - "Pfas, il nuovo amianto che inquina la nostra terra". Con gigantografie affisse in Alessandria e Spinetta, Greenpeace annuncia…
ALESSANDRIA – Trovati Pfas nel sangue dei volontari: in alcuni casi, se alle sostanze chimiche storiche si somma l’Adv, si registrano valori superiori alla soglia limite.
Nonostante il biomonitoraggio effettuato dalla Regione Piemonte sia minimale, e lontano dal polo chimico, nel sangue delle persone analizzate sono stati trovati Pfas.
La nota della Direzione Sanità della Regione Piemonte, a cui ci siamo rivolti per capire se ci fosse un primo riscontro proprio sugli esami del sangue, non fornisce i numeri e luoghi dove sono stati rilevati, ma solo un’interpretazione dei risultati.
Che, in estrema sintesi, potremmo spiegare così: queste sostanze sono state trovate nel sangue, in poche persone sono superiori a un valore indicativo di pericolosità, nella maggior parte sono inferiori.
Sono inferiori, però, se non si considera l’Adv (Pfas a catena lunga, quindi potenzialmente pericoloso) laddove è stato trovato.
"Pfas, il nuovo amianto che inquina la nostra terra": stasera l'incontro
ALESSANDRIA - "Pfas, il nuovo amianto che inquina la nostra terra". Con gigantografie affisse in Alessandria e Spinetta, Greenpeace annuncia…
La Direzione Sanità della Regione, ha così risposto alla nostra richiesta di informazioni e chiarimenti.
«Da una prima valutazione degli esiti del biomonitoraggio sperimentale – scrive la Sanità regionale – emerge un quadro relativamente tranquillizzante rispetto alla presenza dei Pfas storici la cui presenza risulta mediamente sotto la soglia dei 20 nanogrammi/millilitro, individuato dalle National Academies of Sciences (NAS) quale limite di attenzione”.
“Tale limite – spiegano – viene invece superato in alcuni casi se alla sommatoria dei Pfas previsti dalla NAS si considera la presenza di ADV (miscela di congeneri con differenti caratteristiche per il quale non esistono limiti)”.
“Nelle more di una valutazione più approfondita dei dati ottenuti – continuano – e dell’informazione agli interessati, si conferma che la Regione, in collaborazione con l’ASL e con il supporto del gruppo di esperti, sta lavorando alla predisposizione di un piano di sorveglianza epidemiologica”.
Un lavoro che “affiancherà, ulteriori valutazioni sulla presenza dei Pfas e alla presa in carico della popolazione maggiormente esposta mediante la messa a disposizione di analisi per valutare precocemente eventuali alterazioni e ove necessario eventuali approfondimenti”.
In sintesi, per spiegare: laddove gli esami del sangue abbiano rilevato criticità per la presenza di Pfas, le persone verranno sottoposte ad analisi per monitorare gli organi che potrebbero essere colpiti da problematiche.
“Si sta inoltre lavorando – sottolineano – per rendere disponibili analisi per la ricerca dei Pfas nel sangue ai cittadini che ne facciano richiesta e che sarà gratuito per i soggetti maggiormente esposti».
Lo screening effettuato dalla Regione – 127 le persone coinvolte – spalmate su un vastissimo territorio, si era focalizzata dove era stata verificata la presenza di Pfas negli alimenti. Ricordiamo che il Pfoa recentemente è stato dichiarato cancerogeno.
I prelievi hanno interessato Alessandria, Montecastello, Cassine, Castellazzo Bormida, Frascaro, Sezzadio, Basaluzzo e Bosco Marengo, Capriata d’Orba, Frugarolo, Castelspina, Casal Cermelli.
Ora sappiamo che queste sostanze definite ‘la chimica per sempre’, quindi difficili da eliminare, sono state trovate nei campioni di sangue.
Quello che non sappiano è in che quantità e quali sono, nel dettaglio, questi Pfas.