Walter Massa, la ‘grande boucle’ e l’immaginario collettivo
La 'Piacenza-Torino' come il 'Verona-Alba-Langhe' del Vinitaly: un punto d'inizio per far conoscere il Tortonese nell'Italia e nel mondo
TORTONA – “Il passaggio del Tour a Tortona mi evoca molte cose: il mondo che ci vede, che sa che esistiamo; lo sport, la vita con il suo tifo e gli assembramenti, la goliardia, Castellania Coppi e tutto ciò che gli appartiene; la volontà da parte di molti – a cominciare dalla classe politica – di dire ‘ci siamo anche noi’. E poi…. mi fa venire il magone”. A parlare è Walter Massa, il ‘papà’ del Derthona Timorasso, che commenta così il passaggio della corsa ciclistica più famosa al mondo in quel Tortonese che anche lui ha contribuito a far tornare famoso grazie al vino.
“Mi commuovo al ricordo di pochi anni fa – prosegue Massa – quando Tortona era considerata una pianura ricca di autostrade e ferrovie, un crocevia, un luogo di passaggio veloce quando al rientro dal Vinitaly i miei colleghi vedevano Asti, per virare su Alba. Oggi primo luglio la tappa “Piacenza-Torino”, con passaggio da Tortona, Asti e Alba evoca quella dei Vinitaly, “Verona-Alba-Langhe”. Spero che un evento mondiale dia l’inizio ufficiale al legame nell’immaginario collettivo con Tortona e il Tortonese: terre di pianura, colline e monti, crocevia culturali ma anche luoghi di uva, pesche, frutta, tartufi nel ricordo di tutto ciò che noi e chi ha vissuto prima di noi ha fatto di buono e di bello”.