Crescono le esportazioni in Piemonte: qualche consiglio per il business
Fondamentale dotare la propria azienda di un'immagine ben definita, che sia in grado di comunicare al cliente estero un messaggio…
TORINO – Nel primo trimestre del 2024, le esportazioni dei distretti piemontesi hanno raggiunto un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro, registrando una crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a un incremento di 30 milioni di euro.
Questo dato, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, pone i distretti del Piemonte in una posizione migliore rispetto alla media dei distretti italiani, che hanno subito una contrazione dell’1,1%.
Le esportazioni piemontesi hanno mostrato una tendenza positiva sia verso i nuovi mercati (+1%), con Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, India e Polonia tra i principali partner, sia verso i mercati maturi (+0,9%), dove spiccano Stati Uniti, Irlanda, Regno Unito, Danimarca e Germania.
Tuttavia, sono state rilevate contrazioni significative nelle esportazioni verso Belgio, Francia, Cina e Romania.
Tra i settori in crescita, si distinguono i distretti agro-alimentari piemontesi, che hanno registrato un aumento complessivo delle vendite all’estero del 5,1%.
In particolare, i Dolci di Alba e Cuneo hanno segnato un incremento del 18,9% (+75 milioni di euro), seguiti dal Caffè, confetterie e cioccolato torinese con un +7,6% (+17 milioni di euro).
Di contro, i vini delle Langhe, Roero e Monferrato hanno registrato un calo del 2% (-9 milioni di euro), mentre il distretto della nocciola e frutta piemontese ha visto una diminuzione del 17,8% (-17 milioni di euro).
Il sistema moda piemontese ha complessivamente segnato una crescita dell’1,3%, con una performance positiva dell’oreficeria di Valenza (+5,8%, pari a 27 milioni di euro) e un calo del tessile di Biella del 2,2% (-13 milioni di euro).
In difficoltà invece l’export della meccanica distrettuale piemontese, che ha subito una contrazione del 5,9%. I distretti più colpiti includono le macchine utensili e robot industriali di Torino (-1,1%), la rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (-6,5%), i frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-12%) e le macchine tessili di Biella (-22,2%).
I poli tecnologici piemontesi hanno segnato un risultato positivo, con un export pari a 50 milioni di euro, in crescita del 12,7% rispetto al primo trimestre 2023.
Questo risultato è stato trainato dal Polo aerospaziale, che ha registrato un incremento del 38,9% (+67 milioni di euro), compensando il calo del Polo ICT di Torino, che ha visto una diminuzione del 7,6% (-17 milioni di euro).
Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, ha commentato i dati, sottolineando la buona capacità competitiva dei distretti piemontesi e le prospettive di crescita future, specialmente con il chiarimento del quadro incentivi legato a Transizione 5.0.
Intesa Sanpaolo ha già lanciato il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che mette a disposizione 10 miliardi di euro per il Piemonte, mirati a sostenere la transizione energetica, lo sviluppo internazionale, il digitale e la cybersecurity, in linea con gli obiettivi del Pnrr.
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