Lilt Tortona: dimissioni di massa per la gestione dei fondi
Tensione tra la delegazione locale e la sede provinciale di Alessandria per il dirottamento dei finanziamenti raccolti per l’acquisto di uno spirometro avanzato
TORTONA – La delegazione tortonese della Lilt (Lega Italiana per la Lotta al Tumore) ha rassegnato le dimissioni a seguito di una dura controversia con la sede provinciale di Alessandria. Al centro del conflitto, la gestione dei fondi raccolti per l’acquisto di uno spirometro avanzato. Uno strumento necessario per realizzare uno screening oncologico sul tumore polmonare, che invece sarebbe stato sostituito da uno strumento più economico e meno adatto alla prevenzione oncologica.
Lilt Tortona, progetto condiviso per la prevenzione
La delegazione tortonese, guidata dal dottor Eugenio Rizzi, pneumologo volontario, aveva lavorato per oltre dieci anni a un progetto trasparente e condiviso con la sede provinciale.
Il piano prevedeva l’acquisto di due strumenti diagnostici fondamentali: un videodermatoscopio, già acquistato per 30.000 euro, e uno spirometro avanzato dal costo di 24.400 euro, essenziale per effettuare test completi di spirometria globale e diffusione.
La raccolta fondi, condotta con il supporto di volontari, sponsor e associazioni, aveva superato le aspettative. Questo, grazie anche a due concerti di beneficenza che avevano coinvolto oltre 5.000 persone, portando nelle casse circa 65.000 euro.
La decisione della sede provinciale
Nonostante l’impegno della delegazione tortonese e l’approvazione del progetto, la sede provinciale di Alessandria ha deciso di acquistare uno spirometro di tipo semplice, non idoneo agli obiettivi di prevenzione oncologica. Tale scelta ha provocato l’indignazione della delegazione tortonese, che ha accusato la dirigenza provinciale di aver tradito le promesse fatte ai cittadini e agli sponsor.
L’assemblea della delegazione tortonese del 19 febbraio 2024 aveva ribadito l’indispensabilità dello spirometro avanzato. Ma la sede provinciale ha confermato la propria decisione, portando alle dimissioni di massa del direttivo tortonese, incluso il dottor Rizzi e il professor Carlo Buscaglia, volti di riferimento per la Lilt locale.
Le accuse e le conseguenze
La delegazione tortonese ha denunciato la gestione opaca dei fondi da parte della sede provinciale e il danno d’immagine subito dall’associazione. Ulteriore motivo di polemica è stata la minaccia di azioni legali, da parte della dirigenza provinciale, verso l’organizzatore dei concerti benefici, scoraggiando così ulteriori iniziative di raccolta fondi.
“Ci troviamo di fronte a un’azione incomprensibile e ingiustificabile”, ha dichiarato il dottor Rizzi. “Azione che rischia di compromettere anni di lavoro e di tradire la fiducia della popolazione tortonese, che aveva sostenuto con entusiasmo il progetto”.
L’appello alla Direzione Nazionale
La delegazione di Tortona ha sollecitato un intervento della Direzione Nazionale Lilt per fare chiarezza sulla vicenda e restituire i fondi raccolti alla comunità tortonese. Il timore è che, a causa del mancato contributo dei Lions Club, i fondi destinati al progetto siano stati dirottati altrove senza trasparenza.