Passione-professione: «Io, la cooperazione e i giovani migranti»
Dai primi passi nell’associazione giovanile Spring Up e all’organizzazione di eventi, fino alla gestione di progetti nazionali di protezione. Luca…
SALE – La scuola di italiano per migranti non riceverà i contributi dal Comune di Sale. E per questo motivo Antonio Olivieri, dell’associazione Verso il Kurdistan nonché “leader” del presidio di Castelnuovo Scrivia (un punto di riferimento contro il caporalato) ha sollevato una polemica destinata a continuare.
Il sindaco di Sale, Ernico Santi, respinge le accuse. Ma le parole del primo cittadino, ovviamente, non convincono Olivieri. Dunque, ciascuno rimane sulle proprie posizioni. La scuola continuerà, ma (per ora) senza il sostegno economico che l’Amministrazione pubblica era solita concedere a un’iniziativa nata 24 anni fa.
Olivieri ritiene che ci sia “un pregiudizio discriminatorio” nei confronti della sua associazione” che lavora con gli stranieri attraverso “una scuola gestita da insegnanti volontari, convenzionata con il Centro provinciale di Istruzione per adulti al fine di far sostenere gli esami di A1/A2 e terza media ai migranti residenti nel nostro territorio impegnati nei lavori dei campi oppure come badanti per i nostri anziani, un modo per facilitare inclusione ed autonomia a questi nuovi arrivati nella vita quotidiana salese”.
Le parole sono contenute in un comunicato diffuso (ampiamente) nei giorni scorsi, al quale il sindaco ha risposto di avere ricevuto, a febbraio, una lettera da Olivieri, ma che questa non conteneva esplicita richiesta di contributi.
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Dalla questione non se ne esce per divergenza di vedute. “Ma non c’è nessuna pregiudiziale nei confronti di Olivieri – spiega Santi – E, pur dispiaciuto per questa polemica, dico che non sopporto l’arroganza di chi pensa di avere diritti acquisiti. Con ciò, ci può stare che un sindaco destini denaro ad altre associazioni. Ricordo poi che le iniziative di Olivieri si svolgono in locali pubblici e che, pertanto, le spese sono a nostro carico. E faccio presente pure che a Sale ci sono le Vincenziane che fanno scuola agli immigrati, autogestendosi e autofinanziandosi. Con ciò, nessuna decisione è definitiva e, per il prossimo anno, cercheremo di provvedere”.