Cinquemila cuori all’unisono per la ‘prima’ della Cittadella
La famiglia Gavio al completo nel momento del taglio del nastro (foto Ilaria Cutuli)
Derthona Basket, Sport
Marco Gotta  
21 Settembre 2025
ore
18:26 Logo Newsguard
Basket - Serie A

Cinquemila cuori all’unisono per la ‘prima’ della Cittadella

Il tributo dei tifosi alla famiglia Gavio. Petrucci annuncia: "La Nazionale giocherà la prossima partita a Tortona"

TORTONA – Non ci sono parole: per chi c’era l’ultima volta che il Derthona Basket ha giocato all’interno del Comune di Tortona – contro Piacenza all'”Uccio Camagna”, anno 2014 – ritrovarsi all’interno di quello che dovrebbe essere un palazzetto dello sport ma è più vicino all’idea di ‘astronave’ dell’architetto che lo ha disegnato è come avere un biglietto per Gardaland. E anzi, visto che ci sarà tutto un campionato da giocare alla Cittadella dello Sport, un abbonamento stagionale.

Il sindaco Chiodi: “Giornata indimenticabile”

La partnership con Sky per la trasmissione dell’evento garantisce anche la presenza di un conduttore d’eccezione per la serata come Mino Taveri, volto più che noto per gli appassionati. Il primo a parlare è il sindaco Federico Chiodi: “Questa è una giornata che rimarrà nella storia della nostra città: la Cittadella è un simbolo di una città che sta crescendo e sarà la tana dei nostri ‘Leoni’, oltre a essere un ringraziamento tangibile per tutta quella gente che ha seguito ovunque, da Voghera a Casale ma anche nelle trasferte, la nostra squadra. Ma il grazie più enorme deve andare alla famiglia Gavio che con grande lungimiranza ha realizzato questa struttura e sta sostenendo economicamente il Derthona Basket”.

La Nazionale alla ‘Cittadella’ verso i mondiali

Subito dopo sotto i riflettori c’è il presidente federale Gianni Petrucci, che sgancia subito la prima ‘bomba’ di giornata: “La federazione deve essere grata a quello che ha fatto la famiglia Gavio, e annuncio che per ringraziarli la prossima partita della Nazionale italiana nelle qualificazioni ai mondiali la giocheremo qui a Tortona”.

Lo segue il vescovo Guido Marini: “Saluto tutti quelli che sono presenti oggi, con un abbraccio particolare a tutti i giovani ragazzi e ragazze che oggi si trovano qui all’interno di questo palazzetto e ai quali rivolgo in particolare queste parole: qualcuno ha detto che con lo sport si vince ma non si uccide mentre con la guerra si uccide ma non si vince mai. Adesso stiamo vivendo un momento di gioia in un tempo difficile perché la pace vicino a noi e lontano da noi è messa a repentaglio: noi inauguriamo una Cittadella dello Sport che deve essere una casa della pace dove si possa vivere, dove ci sia agonismo, si soffra e si festeggi ma sempre nella pace. Ed è questo che chiedo a nostro Signore nella benedizione che sto per fare”.

La Cittadella: una casa per la squadra e per i tifosi

“C’è una cosa più difficile che realizzare un palazzetto – scherza Taveri poco prima del taglio del nastro inaugurale – ed è far parlare Beniamino Gavio”. Il patron dei bianconeri, però, questa volta non si tira indietro: “Vorrei ringraziare tutti i nostri concittadini perché sanno che è stato un percorso lungo ma siamo arrivati in fondo e ora posso darvi il benvenuto in quella che è la nostra e la vostra casa. Spero di vedervi sempre numerosi, soprattutto alle partite e spero che quello che abbiamo realizzato diventi un punto di aggregazione e di orgoglio per tutti noi”.

Chiude la serie di interviste il presidente del Derthona Basket Marco Picchi: “E’ difficile trovare le parole e credo si capisca dalla mia faccia: è difficile descrivere le emozioni che prova un ragazzo ora uomo cresciuto in questa città e che ora è il presidente di questa società. La prima volta che ho avuto il piacere di incontrare Beniamino Gavio mi ha subito proposto di costruire un palazzetto all’altezza delle nostre ambizioni per poter giocare in casa nostra: pensavo fosse una follia, ora che è realizzato cerchiamo di godercelo”.

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