pubbliredazionale
Te la racconto io Alessandria: Palazzo Poste
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9 Dicembre 2025
ore
06:00
Confartigianato Alessandria
Te la racconto io Alessandria: Palazzo Poste
Opera razionalista (realizzata tra il 1939 e il 1941), riprende le linee della corrente architettonica funzionalista che si era sviluppata nei decenni precedenti.

Il palazzo porta la firma di Franco Petrucci ed è stato realizzato tra il 1939 e il 1941. Opera razionalista, riprende le linee della corrente architettonica funzionalista che si era sviluppata nei decenni precedenti.

Appare come un massiccio parallelepipedo di 50 metri di base articolato in un piano rialzato, un primo, un secondo e un terzo piano con finiture in lastra di travertino. La facciata è caratterizzata da due ingressi e percorsa orizzontalmente da lunghe vetrate corrispondenti ai quattro piani. Elemento decorativo di grande interesse è il mosaico tardo futurista di Gino Severini (1833 – 1966), lungo circa 38 metri che occupa la fascia sottostante la vetrata del piano rialzato ed è suddiviso dai due portali di accesso al palazzo in tre parti.

Sulla parete di fondo dell’atrio di sinistra è presente un altro mosaico dello stesso autore. I lavori per la realizzazione iniziano a maggio del 1940 e terminano ad aprile del 1941. Si tratta di una lunga sequenza con cui Severini, con echi apertamente futuristi, illustra in successione i simboli della moderna comunicazione dove le innovazioni tecnologiche si contrappongono a indicazioni poetiche di mondi esotici passati.

Il pannello centrale propone infatti nella parte sinistra l’evoluzione dei mezzi postali e sulla destra lo sviluppo tecnico del telegrafo. I due pannelli laterali rappresentano la diffusione del telegrafo nei diversi continenti: a sinistra Asia e Oceania e a destra Africa e America.

Il grande mosaico interno contiene al centro i simboli dei trasporti di terra, di mare e di cielo; in alto le comunicazioni via radio con onde che si propagano nello spazio. Tra i suoi precoci estimatori lo scrittore Umberto Eco, che lo citava come fonte di ispirazione giovanile.