Lupi uccisi a Tortona, Lndc presenta denuncia: “Clima d’odio alimentato dalla politica”
Tre lupi abbattuti e trasformati in trofei: Lndc Animal Protection denuncia un grave episodio di bracconaggio e lancia l’allarme sui rischi per la fauna selvatica
TORTONA – Lndc Animal Protection ha presentato formale denuncia per il gravissimo episodio avvenuto nel Tortonese. Un cacciatore è infatti accusato di bracconaggio per aver ucciso a fucilate tre lupi, averne decapitato i corpi e successivamente bollito e trattato i crani. Così da esporli nella propria abitazione come trofei.
Un gesto definito dall’associazione “di inaudita ferocia, che configura non solo gravi reati contro la fauna selvatica, ma anche un atto simbolico di odio verso una specie protetta. Oltretutto fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi”. Le indagini dei Carabinieri Forestali hanno portato al sequestro di armi, munizioni e porto d’armi.
Grazie alle analisi genetiche condotte dall’Università di Torino in collaborazione con Ispra, è stato possibile identificare con precisione gli animali uccisi. Ovvero tre lupi maschi, appartenenti a branchi presenti sul territorio, due dei quali giovanissimi.
Un fenomeno in crescita
LndcC Animal Protection esprime “forte preoccupazione per un fenomeno che, come confermato dagli stessi Carabinieri Forestali, è in aumento e non riguarda solo i lupi. Ma l’intera fauna selvatica. Episodi come quello di Tortona, secondo l’associazione, non sono isolati né casuali, ma inseriti in un contesto sempre più ostile verso gli animali selvatici. Un clima che sarebbe alimentato da una narrazione politica e mediatica che dipinge il lupo come un pericolo da combattere, anziché come una specie da tutelare. Un approccio che rischia di legittimare comportamenti criminali e violenti”.
“Da anni denunciamo il clima d’odio che si sta creando attorno al lupo”, afferma Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection. Sottolineando come la recente proposta di declassare il suo status di protezione a livello europeo, sostenuta anche dalla maggioranza di governo, rappresenti “un segnale estremamente pericoloso. La violenza contro i lupi non nasce dal nulla. Ma è il risultato di anni di disinformazione, paura e propaganda. Serve un cambio di rotta fondato sulla scienza, sulla convivenza e sul rispetto della legge”.