Omicidio Norma Megardi: disposta perizia psichiatrica per Luca Orlandi
La Corte d'Assise d'Appello ha respinto molte richieste della difesa relative a nuove attività istruttorie, e ha detto sì all'accertamento medico. Il delitto a Sale, il 20 giugno 2022
TORINO – Omicidio Norma Megardi, iniziato il processo d’Appello. La dinamica dei fatti non verrà rivista, ma i giudici torinesi hanno disposto la perizia psichiatrica per stabilire se, al momento dei fatti, Luca Orlandi, 26 anni, era capace di intendere e di volere.
La prima sezione della Corte d’Appello di Torino questa mattina ha respinto le numerose richieste dei difensori (avvocati Lorenzo Magnarelli e Wladimiro Meisina) di rinnovazione di attività istruttorie. Si chiedevano, in sostanza, nuovi accertamenti per ridefinire l’accaduto, le cause della morte della donna e la condotta tenuta dai carabinieri. La Corte ha invece detto sì all’accertamento medico.
Il processo è stato rinviato a mercoledì prossimo per il conferimento dell’incarico al dottor Roberto Keller.
Norma Megardi, la vittima
Il processo di primo grado
Luca Orlandi è stato condannato in primo grado a trent’anni di carcere. I giudici alessandrini lo hanno ritenuto responsabile della morte della professoressa 74enne di Sale, sua vicina di casa, avvenuta il 20 giugno 2022.
La ricostruzione
Il processo di primo grado si concluse il 17 settembre 2024. Per i giudici alessandrini l’assassino di Norma aveva un nome e un cognome, quello del giovane agricoltore di Sale. Che prima aveva confessato il delitto e poi, dal carcere, aveva ritrattato, professandosi innocente. Per l’imputato, i pubblici ministeri Andrea Trucano e Federico Silvestri avevano chiesto l’ergastolo; la difesa, invece, si era battuta per l’assoluzione, sostenendo fermamente l’innocenza del giovane.
La famiglia Orlandi, inoltre, era stata ritenuta responsabile di calunnia nei confronti dei Carabinieri che indagarono (assistiti dall’avvocato Piero Monti).
Aspro dibattimento
È stato un processo lungo, aspro e difficile quello di primo grado. Poi, al termine di sette ore di Camera di Consiglio, Gianluigi Biasci aveva letto il verdetto. Trent’anni a Luca Orlandi, quattro anni e sei mesi ai suoi genitori per la calunnia (stessa pena chiesta dalla Procura).
La famiglia di Norma Megardi, assistita dall’avvocato Guglielmina Mecucci del foro di Alessandria, ha sempre mantenuto un atteggiamento riservato. Rispettoso, nonostante il dramma e il dolore.